Una lettera aperta ai tre candidati alla carica di sindaco di Mandello per il prossimo quinquennio Riccardo Fasoli, Sergio Balatti ed Eros Goretti, ma anche un intervento indirizzato idealmente a tutti i concittadini. A scrivere è Luciano Maria Rossi e quello che segue è il testo della sua missiva:
Vogliamo tutti bene a Mandello, con modalità e sensibilità diverse. E’ una ricchezza, non un ostacolo. Ma riusciamo sempre a mostrarglielo? Quando sono tornato con mia moglie a risiedere qui, dopo anni di “esilio”, abbiamo trovato l’ambiente ancora più bello e affascinante: la lontananza e il confronto a volte ti aprono meglio gli occhi sulla realtà.
Nello stesso tempo, a parte lodevoli iniziative private, il paese ci è parso meno curato, meno attento a sé di quando l’avevamo lasciato. E questo ci è spiaciuto. Ho in seguito notato, parlando con la gente e partecipando alle discussioni su Facebook, che era una sensazione diffusa.
Il punto più dolente, anche se non il solo, erano i giardini a lago, troppo speciali per lasciar loro assumere quell’aria trasandata e un po’ raffazzonata e perché tutto vi fosse impunemente permesso, dai pic-nic con abbandono di rifiuti al giocare a pallone o fare ciclocross sui prati. Infine è arrivato il virus, che ha messo in luce con più evidenza i nodi da risolvere, come testimonia la tormentata vicenda delle transenne: la cura quotidiana dei luoghi del vivere e delle cose belle, il loro uso responsabile, il senso civico e il comportamento di giovani e meno giovani, il rispetto delle regole, che è poi sempre rispetto delle persone. Sono temi educativi grandi, forse mai affrontati a fondo, su cui vale la pena soffermarsi.
Viviamo in un posto straordinario, ma i nostri comportamenti, anche di noi mandellesi, non sono sempre adeguati, né lo sono quelli dei turisti che vengono a trovarci. Però ci comportiamo tutti in modo diverso se andiamo a Lugano o Ortisei. Mandello vale meno? O siamo noi che diamo a Mandello meno di quello che merita?
So che nei vostri programmi ci saranno riferimenti a tutto questo. Quello che vorrei chiedervi è un cambiamento di sguardo: proviamo a mettere questi temi proprio lì davanti ai nostri occhi, facendone una vera priorità, una bussola che ci guidi nella prossima amministrazione. Credo che la nostra comunità ne abbia bisogno per crescere.
E più concretamente, se me lo permettete, mi piacerebbe si avviasse il progetto che non mi stanco di proporre: un piano di ampio respiro, educativo e auto-educativo, che tenga insieme e dia valore a tutti i modi in cui noi mandellesi possiamo mostrare di volere davvero bene al nostro paese. Un piano da costruire insieme a tutte le energie disponibili: cittadini grandi e piccoli, giovani, scuole, forze dell’ordine, associazioni, volontariato, attività produttive, ma che ovviamente deve trovare nell’istituzione che ci rappresenta il suo centro propulsivo e di coordinamento.
Pensiamo solo, a mo’ di esempio, a cosa hanno saputo fare i bambini nei mesi dell’isolamento in casa, con i loro disegni colorati di esortazione per noi appesi alle porte. E su un tema come questo, “come voler bene a Mandello”, come renderlo più curato e ordinato, come imparare a rispettare e far rispettare le regole, come contribuire a costruire un paese dove vivere meglio anche con gli altri, chissà con la loro fantasia quali indicazioni e quanto entusiasmo riuscirebbero a trasmetterci! E sarebbe solo l’inizio.
Poi ci sono i giovani che, se coinvolti, rivelano doti insospettate, il volontariato con la sua sensibilità civile e tutto il resto a cui abbiamo accennato.
Il tempo elettorale è un tempo di promesse ma, auspico, anche di riflessione e di nuovi progetti, cui seguirà il tempo del fare. A voi l’augurio di lavorare per Mandello con affetto e sapienza. Grazie.
Luciano Maria Rossi con Franca - Mandello Lario
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