Paolo Villa lavorava alla “Carcano”. Un amico d’infanzia: “Una persona schietta e sincera”
Paolo "People" Villa, classe 1968.
“Ciao caro “People”, continueremo insieme, come sempre, fianco a fianco fino alla vittoria…”. Una frase sotto una splendida immagine scattata alla croce dello Zucco Sileggio, al tramonto. E’ il saluto di Oscar Ongania, mandellese, a Paolo Villa, classe 1968, suo amico d’infanzia.
E’ cronaca di oggi. Villa, residente a sua volta a Mandello, si trovava al rifugio Griera, sul Legnone, a quota 1.700 metri. All’improvviso un malore. “People”, com’era conosciuto da tutti gli amici, si è accasciato. Le prime manovre per rianimarlo, poi l’intervento dell’elicottero del Soccorso alpino. Ogni tentativo di salvarlo si è però purtroppo rivelato inutile.
Paolo Villa lavorava alla “Carcano” e non era sposato.
“Era un vero amico - ricorda ancora Oscar - una persona schietta e sincera. Quante volte, con lui, ho giocato a pallone! Sì, davvero una bella persona. Gli piaceva stare in compagnia e amava ascoltare i racconti dei miei viaggi, che lo affascinavano per il suo sapersi immedesimare nelle mie emozioni e nelle mie sensazioni”. “Mi mancherà - aggiunge - e mancherà a tutti quelli che gli erano amici”.
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