Dopo qualche incertezza iniziale e un sondaggio per capire le reali intenzioni delle famiglie, l’amministrazione comunale aveva infatti proposto anche per questa estate 2020 il Cres, esperienza ormai consolidata in paese perché proposta da molti anni.
Rispetto al 2019 le presenze, com’era prevedibile in considerazione della particolare situazione in atto, sono state ridotte: tre gruppi (per un totale di 17 bambini) nelle due prime settimane, altri due gruppi nelle seconde.
Anche dal punto di vista economico l’impegno è stato maggiore sia per le famiglie sia per la pubblica Amministrazione. La scelta di proporre comunque questa esperienza è stata in ogni caso premiata.
Per coprire la spesa preventivata di 13.000 euro l’amministrazione comunale potrà contare su due contributi: quello di 2.000 euro del bando distrettuale e quello dello Stato di 5.500 euro. A questi, vanno aggiunte le quote versate dalle famiglie.
“L’esperienza aperta a tutti i bambini e alle bambine della scuola primaria e della prima e seconda classe della secondaria di primo grado - commenta l’assessore Cristina Bartesaghi - ha rappresentato un valido aiuto anche per i genitori che dovevano riprendere l’attività lavorativa dopo il lockdown. C’è stato davvero posto per tutti!”.
Infine, ma certo non per importanza, la valenza educativa del progetto. “Sia pure in gruppi più ridotti - aggiunge l’assessore - i partecipanti si sono divertiti con attività di laboratorio, giochi e passeggiate nel territorio. Con la guida degli animatori Alessandra, Antonio, Gaia e Mirella hanno scatenato la loro fantasia con colori e pennelli, oppure si sono rilassati dedicandosi alla lettura sdraiati sull’erba”.
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