Mauro Manzoni: “Forse lui
e i precedenti amministratori hanno rinunciato alle loro indennità? Non ci
pare. Evidentemente il suo invito a far donazioni all’asilo vale soltanto per
gli altri”
Mauro Manzoni, dal 2016 sindaco di Varenna. |
Da Mauro
Manzoni, sindaco di Varenna, riceviamo e pubblichiamo:
Sono
costretto, mio malgrado, a rispondere alle reiterate, noiose e petulanti accuse
lanciate a mezzo stampa dal consigliere comunale Paolo Ferrara. Preferirei
non sottrarre questo tempo all’amministrazione dell’ente e ai miei impegni privati
ma è necessario, considerato che sono stato accusato di aver aumentato il mio “stipendio”
“sino al massimo percentuale dell’85%”.
Prima
grave inesattezza: i sindaci non hanno alcuno “stipendio”, come afferma il consigliere.
Infatti si tratta di “indennità di funzione” perché lo scopo non è di
retribuirli, bensì soltanto quello di compensarli parzialmente per l’impegno
profuso nell’Amministrazione.
Il
motivo per cui la legge citata a sproposito dal consigliere ha reso possibile
un aumento dell’indennità dei sindaci dei comuni con meno di 3.000 abitanti è
semplice. Chiunque abbia un minimo di cognizione in materia, infatti, sa bene
quanto sia divenuta complessa la gestione dei piccoli enti specie quando questi
hanno un numero di dipendenti molto ridotto come il comune di Varenna.
Eppure
questi comuni vanno avanti, grazie allo spirito di servizio di chi lo dirige
politicamente assumendosi le responsabilità che ne derivano, e di chi vi
lavora, ognuno secondo le proprie competenze. Quella legge ha voluto soltanto
riconoscere la peculiarità del servizio svolto per i piccoli enti proprio
perché ne ha riconosciuto le specificità.
Seconda
grave inesattezza: non v’è stato alcun aumento dell’85%, come dichiarato da
Ferrara. Prima di lanciare accuse sguaiate, sarebbe opportuno, anzi doveroso,
non sparare numeri a caso contando sul fatto che chi legge spesso non ha tempo
per verificare e approfondire.
La
legge dispone infatti che “la misura dell’indennità di funzione spettante ai
sindaci dei comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti è incrementata fino
all’85 per cento della misura dell’indennità spettante ai sindaci dei comuni
con popolazione fino a 5.000 abitanti”. Ciò, nel mio caso, si traduce in un
passaggio da 645,57 euro lordi (438,92 euro netti) a 921,88 euro lordi (696,27
netti). Quindi, un aumento di circa il 30%.
Non
è dato sapere se Ferrara ignorasse o fingesse di ignorare i numeri della
vicenda. Ognuno può farsi un’opinione in merito, ma sarebbe bene non imputare
alla controparte politica decisioni che questa non ha assunto. A tal proposito,
considerato che affermazioni di questo tipo potrebbero ledere anche l’immagine
del Comune, oltre che di chi vi presta servizio, mi riservo di agire nelle sedi
competenti a tutela di tali diritti.
Terza
grave inesattezza: questa sindacatura è costata, a seguito dell’aumento, 20.000
euro in più. Ma dove?
Del
resto, se si confrontano le “indennità di carica” lorde (risultanti dai bilanci
comunali) riconosciute agli amministratori nel corso del precedente mandato a
guida Molteni (anni 2011-2016) e quello in corso a mia guida (anni 2016-2021),
emerge che tali indennità, nei rispettivi periodi quinquennali, sono state e
saranno percepite per circa i seguenti importi:
al
sindaco Molteni: 77.468 euro, al vicesindaco Pecis 11.620 euro, all’assessore
Ferrara 3.873 euro. Totale, 92.961 euro.
Al
sindaco Manzoni 39.870 euro, al vicesindaco Balbi 2.073 euro, all’assessore Del
Nero 2.765 euro. Totale, 44.708 euro.
Dal
precedente prospetto si può facilmente evincere che le indennità spettanti agli
attuali amministratori del Comune di Varenna ammontano a meno della metà
rispetto a quelle del precedente mandato (con un risparmio di spesa di circa di
48.253 euro); il che, evidentemente, a Ferrara tale incontestabile dato proprio
non va giù.
Ecco
le cifre dello scandalo urlato da Ferrara, al quale evidentemente non va
proprio giù il fatto che la mia sindacatura abbia costi più che dimezzati
rispetto alla precedente.
Quanto
poi all’espresso richiamo di una deliberazione della Corte dei conti che
avrebbe “ristabilito la legalità”, Ferrara ignora o finge di ignorare che il
provvedimento citato altro non è che l’espressione di un parere (numero
67/2020), su richiesta di un sindaco della provincia di Sondrio che ha ritenuto
di porre il quesito perché le modalità applicative della legge non erano del
tutto chiare.
E
questa è la quarta grave inesattezza: la Corte dei conti non ha affatto “ristabilito
la legalità”: quella, semmai, si afferma con le sentenze, non con i pareri. E
questo un amministratore dovrebbe saperlo.
La
Corte dei conti afferma che “la norma sia chiaramente formulata con riguardo ai
soli sindaci dei comuni fino a 3.000 abitanti, in linea con la ratio di
contrastare la carenza di candidature alle elezioni amministrative negli enti
di ridotte dimensioni demografiche e stimolare l’esercizio di tale munus publicum nelle situazioni di
particolare gravosità del ruolo e delle responsabilità del sindaco, come nel
caso di enti di limitate disponibilità finanziarie ed organizzative. In questo
senso si ravvisa, alla base della norma, lo scopo di rendere effettivi i
principi costituzionali di garanzia dell’accesso dei cittadini alle funzioni
pubbliche”.
Riguardo
all’estensione dell’aumento dell’indennità a vicesindaco e assessore, afferma
che tra le ipotesi di esclusione “potrebbero rientrare proprio i casi di
specifico aumento dell’indennità sindacale” disposto sulla base della nuova
legge.
Il
giudice contabile utilizza il condizionale: è la sua opinione, della quale non
può certo non tenersi conto, ed è un’opinione che attesta una difficoltà
interpretativa. Altrimenti
avrebbe utilizzato l’indicativo, o l’imperativo: avrebbe scritto “rientrano…” o
“devono rientrare…”.
Se
talvolta non è semplice neanche per i giudici interpretare le leggi, figuriamoci
se può esserlo per gli amministratori locali.
Se
tale opinione verrà confermata, stia tranquillo Ferrara: se vi sarà da
restituire si restituirà. La Giunta non ha mai preteso percepire neanche un
centesimo di ciò che spettava, rinunciando a ogni indennità, figuriamoci se
pretende ciò che eventualmente non spetta. Forse che Ferrara e i precedenti amministratori
hanno rinunciato alle loro indennità? Non ci pare. Evidentemente il suo invito
a far donazioni all’asilo vale soltanto per gli altri.
Mauro Manzoni, sindaco di Varenna
Perché mi chiedo,molto ingenuamente,alcune persone sono nate per gettare fango su tutti e su tutto,perché mi chiedo non hanno l'etica la coscienza per stare zitti ancora mi chiedo come fanno a stare bene con se stessi con i loro cari ,come fanno a non sentirsi male .mi voglio illudere , sarebbe utopia vedere queste persone scusarsi pubblicamente? utopia poter dire la verità ?la politica è servizio non potere come diceva don tonino bello.vai avanti Mauro sei una persona perbene per questo dai fastidio?
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