Cala il sipario, ad Abbadia Lariana, su “Util’estate
2020”. Anche quest’anno, infatti, l’amministrazione comunale, nonostante alcune
limitazioni imposte dalle norme di sicurezza anti-Covid, aveva deciso di
proporre l’iniziativa.
Decisamente numerose le domande pervenute (il triplo
rispetto ai posti a disposizione), a riprova del valore della proposta e,
forse, del desiderio di ripartire dopo il lungo periodo di inattività a cui sono stati costretti anche
gli adolescenti.
“Purtroppo - spiega Cristina Bartesaghi, assessore
alla Cultura, alle politiche sociali e ai servizi alla persona - è stato
possibile accogliere soltanto 10 richieste, in base ai criteri enunciati nel
bando: residenza, rotazione, ordine di invio. Il tempo-lavoro è stato ridotto
alla mattinata, ma per due settimane le ragazze e i ragazze, poco più che
quindicenni, si sono dati da fare ritinteggiando ringhiere, cancelli, palizzate e porte,
dando prova di buona volontà e spirito di gruppo”.
Indispensabile, va detto, la guida dell’animatore
Sirio della Cooperativa Sineresi, che ha organizzato e seguito l’operato dei
ragazzi.
“Un grazie particolare - aggiunge l’assessore - va al
gruppo dei volontari di Protezione civile che ci hanno assicurato un prezioso
supporto logistico, con la guida del mezzo per il trasporto dei materiali e
degli attrezzi, oltre che per l’organizzazione del lavoro. A questo punto
l’arrivederci è al prossimo anno”.
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