Acquisto di transenne e assoldamento di vigilantes in
conseguenza della chiusura dei giardini pubblici a lago. Sull’argomento in
questione Grazia Scurria, capogruppo consiliare di “Casa comune per Mandello
democratica”, ci invia la nota che di seguito pubblichiamo:
Il sindaco di Mandello ripete sempre che non ci sono soldi: non ci sono
soldi per sanificare i parchi giochi dei piccoli, che infatti sono rimasti
serrati fino alla scorsa settimana, non ci sono soldi per sanificare gli unici
tre servizi pubblici di tutta l’area lago. Però ci sono un sacco di soldi per
chiudere i giardini pubblici e per vedere lo spettacolo deprimente che abbiamo
visto lo scorso fine settimana e che ancora vediamo ai giardini pubblici di
Mandello.
Infatti il comune ha speso oltre 30.000 euro per l’acquisto delle transenne
e la prestazione dei vigilantes posti a controllo della chiusura. Ma, leggendo
le determinazioni con cui si è proceduto a queste spese, si comprende che le
transenne erano destinate alla chiusura degli spazi pubblici “al fine di
garantire il corretto distanziamento previsto dalle normative emergenziali” e
allora ci si chiede: non si potevano posizionare le transenne e porre i
vigilantes a controllare e contingentare gli ingressi, così da garantire il
distanziamento e consentire l’uso delle aree da sempre destinate alla
balneazione?
Da sempre, sì, e anche negli ultimi 5 anni, perché anche il sindaco Fasoli
non ha mai impedito che i turisti godessero della Poncia e delle aree
limitrofe, né ha mai fatto nulla per far rispettare le regole o multare chi le
contravvenisse.
Sì, sono quegli stessi turisti “di giornata” che tanto lo disturbano, tra i
quali ci sono dei maleducati, i cui comportamenti potrebbero essere sanzionati
dall’autorità o dagli stessi vigilantes, che invece se ne stanno tutto il
giorno appoggiati alle transenne a non far nulla, mentre i cittadini mandellesi
provvedono a pagarli.
Sono quegli stessi turisti che, ogni fine settimana, contribuiscono a riempire il cassetto dei commercianti dell’area
a lago, già fortemente provati dalla chiusura forzata di marzo e aprile e che
ora sono privati, dal loro sindaco, anche di quella possibilità di onesto
guadagno.
Sono quegli stessi turisti che pagano il parcheggio e che non trovano a
loro disposizione nemmeno un bagno pubblico, ma che forse anche dopo aver
pagato il parcheggio sabato o domenica scorsi si sono trovati davanti le
transenne che sempre noi cittadini mandellesi abbiamo pagato.
Se erano state acquistate per contingentare gli ingressi, perché non sono
state posizionate tempestivamente per quella funzione, così anche i vigilantes
avrebbero avuto qualcosa da fare?
Grazia Scurria, capogruppo
consiliare “Casa comune per Mandello democratica”
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