Da
“Casa Comune per Mandello democratica” riceviamo e pubblichiamo:
“Offrire servizi e gestire spiaggia Falck e Poncia è una
delle nostre idee che credo andrà sviluppata.” Scriveva così, il 23 giugno su
Facebook, il sindaco Riccardo Fasoli, che tanto ama usare i social, ma a quanto
pare dimentica velocemente ciò che scrive.
E ancora: “Con la coperta corta mi assumo la responsabilità
di non dedicare un agente al controllo di queste aree”.
Dopo una sola settimana pare che Fasoli si sia già rimangiato
tutto, prendendo la decisione di chiudere la parte a lago dei giardini pubblici dalle 8 alle 18 e di farla sorvegliare da un servizio
di vigilanza.
L’ordinanza del sindaco è dettata dall’inosservanza delle disposizioni
regionali per il Covid-19 e dalla mancanza di educazione e dalla degenerazione
dei comportamenti dei turisti.
In
un momento in cui la popolazione (in particolare i giovani e i bambini) dopo
essere stata chiusa in casa per mesi, spesso in spazi ridotti, cerca luoghi e
itinerari di svago di prossimità, non potendosi permettere vacanze lontane, l’amministrazione
comunale risponde mettendo alla porta i turisti.
E’ indubbio che l’afflusso di persone nelle ultime settimane
si sia incrementato notevolmente, ma del resto era assolutamente prevedibile.
Il sindaco ha quindi avuto diverse settimane per organizzare un piano di
gestione dell’afflusso di turisti.
Mentre
organizzazioni, enti e Amministrazioni del territorio pubblicano video e
messaggi pubblicitari per promuovere turisticamente il lago di Como e in
particolare la sponda orientale, al fine di creare condizioni favorevoli per
gli operatori e i commercianti, Mandello non si promuove e anzi attua una forma
di respingimento. Non si poteva organizzare un piano in sinergia con i comuni
limitrofi?
Il servizio di vigilanza, che il sindaco pensa di mettere in
campo oggi, non poteva essere utilizzato precedentemente per gestire il
problema? Non era forse il caso di contingentare gli ingressi come è stato
fatto ad Abbadia? Non si poteva contattare la Protezione civile? Siamo forse
l’unico paese ad avere questo tipo di problema? Ovviamente no, ma l’unico a non
saperlo gestire.
Chiudere i giardini pubblici, impedendo l’accesso anche ai
residenti e ai turisti educati, non rappresenta una soluzione ma una
dimostrazione della totale incapacità di gestione dell’Amministrazione. Altro
che senso di responsabilità e tutela del territorio! Per Fasoli incentivare il
turismo significa “tappezzare” il paese di parcheggi blu a pagamento e
rimandare a casa quelle famiglie che, dopo aver pagato profumatamente per il
posto auto, si ritrovano le transenne a sbarrare il passaggio.
“Casa
Comune” pensa che, soprattutto in questa fase difficile per l’Italia, la
Lombardia e i nostri territori, i problemi vadano gestiti facendo rispettare le
regole e non chiudendo a tutti, anche alle persone educate e civili, gli spazi
pubblici.
“Casa
Comune” pensa che i giardini pubblici possano restare aperti e accogliere
mandellesi e turisti, attivando risorse straordinarie, sia economiche sia di
personale, perché il momento richiede risposte straordinarie, non
repressive ma costruttive.
“Casa Comune per Mandello democratica”
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