Il dottor Alberto Comi |
(C.Bott.) Gravissimo lutto per il mondo dell’imprenditoria. E' morto il dottor Alberto Comi. Era nato a Lecco il 26 giugno 1946.
“Rinunciare
alla sua esperienza e alle sue capacità per noi non sarà facile. Il
suo contributo è sempre stato oltremodo prezioso, tanto da direttore come da
responsabile dell’area Relazioni industriali”. Così l’allora presidente dell’Unione
industriali lecchesi, Franco Keller, aveva commentato nell’estate 2007 la
decisione di Comi di concludere la sua collaborazione con l’associazione imprenditoriale
di via Caprera. Una scelta dettata dal desiderio di intraprendere una nuova attività
professionale nell’ambito della consulenza di direzione, dei rapporti sindacali
e delle relazioni esterne.Direttore da settembre del 2003, Comi è stato una figura storica di Confindustria, contribuendo a disegnarne la storia e sostenendo la vocazione manifatturiera del territorio lecchese.
Entrato
in associazione giovanissimo, neo laureato in giurisprudenza, come funzionario
dell’area sindacale aveva percorso in 35 anni di attività tutto l’iter
che lo aveva poi portato ad assumere la direzione generale dell’associazione,
passando per la responsabilità dell’area sindacale e per la vicedirezione.
Persona
cortese e dai modi garbati, si era distinto
per la grande dedizione al lavoro, per le sue capacità di mediazione e
per una spiccata vocazione alla progettualità.
Alberto
Comi, che fu anche consulente della “Gilardoni raggi X” di Mandello, abitava a
Lecco in via del Seminario, in rione Castello. Lascia la moglie Concetta e due figli: Claudia e Sergio.
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