Verrà celebrato nel febbraio 2021. Il gruppo, guidato da Ivan
Acquistapace, è intitolato al capitano Corrado Venini
(C.Bott.) Porta il nome di Corrado Venini, il
militare nato a Como nel gennaio 1880, decorato con la medaglia d’oro al valor
militare (alla memoria) durante il corso della prima guerra mondiale. Il
riferimento è al gruppo alpini di Varenna, che nel febbraio 2021 taglierà il
traguardo del centenario di fondazione.
Una
ricorrenza significativa e in quanto tale da “celebrare” con una serie di
manifestazioni che non mancheranno di richiamare l’attenzione (e l’interesse)
non soltanto delle penne nere ma in generale della gente del lago, da sempre
vicina agli alpini per lo spirito di altruismo e solidarietà che ne
contraddistingue l’operato.
Il
gruppo di Varenna fa parte della sezione Ana di Lecco e a guidarlo, in qualità
di capogruppo, è Ivan Acquistapace. E’ intitolato come detto a Corrado Venini,
il cui nome e la cui carriera si legano a filo doppio alla storia delle penne
nere.
Ivan Acquistapace, capogruppo delle penne nere varennesi. |
Arruolatosi
nel Regio esercito il 29 ottobre 1898, frequentò il corso per allievi ufficiali
presso la Regia accademia militare di fanteria e cavalleria di Modena, dalla
quale uscì nel settembre 1900 con il grado di sottotenente in servizio
permanete effettivo, assegnato al terzo reggimento del corpo degli alpini.
Promosso
tenente tre anni dopo, Venini si arruolò nella neocostituita compagnia sciatori
e si rese protagonista di ardite escursioni. Nel 1909 compose l’Inno degli alpini sciatori, canto
destinato ad avere grande fortuna negli anni della guerra.
Divenne
capitano alla fine del 1912 e fu trasferito al V Reggimento alpini. Prese parte
alla guerra italo-turca al comando del battaglione "Vestone", meritandosi tre
encomi solenni. Rientrò in patria nel febbraio 1914.
Nel 1916 costituì il battaglione "Monte Suello" e venne inviato sull'Altopiano dei Sette comuni per contrastare la Strafexpedition. Morì nel maggio dello stesso anno dopo essere stato gravemente ferito dal fuoco nemico ed essersi rifiutato di abbandonare la linea di combattimento.
Nel 1916 costituì il battaglione "Monte Suello" e venne inviato sull'Altopiano dei Sette comuni per contrastare la Strafexpedition. Morì nel maggio dello stesso anno dopo essere stato gravemente ferito dal fuoco nemico ed essersi rifiutato di abbandonare la linea di combattimento.
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