La
sezione di Lecco dell’Associazione nazionale alpini, costituita da 71 gruppi e con
oltre 5.400 iscritti, in questo periodo di emergenza Covid-19 ha voluto ancora
essere in prima linea per dare la collaborazione necessaria nell’affrontare svariate
attività in collaborazione con alcune realtà del territorio lariano, tra le
quali le pubbliche amministrazioni e la “Fondazione comunitaria del Lecchese”.
L’impegno
concreto era rappresentato da un progetto di raccolta fondi a sostegno della
Fondazione stessa, che gli alpini lecchesi hanno affrontato con determinazione
e concretezza.
Oltre
ai versamenti effettuati sul conto della Fondazione, la sezione Ana di Lecco ha
assicurato un contributo importante anche ai due ospedali di Lecco e Merate per
l’installazione di telecamere termografiche.
Ospedale “Manzoni”
di Lecco
Installazione
di un sistema che si basa su una telecamera termografica a Dual IP con rilevamento
facciale e misurazione della temperatura corporea, insieme a un sistema di
calibrazione.
L’elemento
di calibrazione emette una radiazione infrarossa in modo costante che la
telecamera
cattura e prende come riferimento, rimanendo sempre calibrata. In tal modo il
sistema di misurazione raggiunge una precisione fino a ± 0,3ºC, raggiungendo rilevamenti
da 3 a 4 metri di distanza.
Questo
impianto, installato al “Manzoni” dalla “A.S.S. Elettronica” di Valmadrera, è
stato offerto dalle penne nere con un contributo di 10.000 euro, che rappresenta
il costo totale dell’impianto.
Ospedale
“Mandic” di Merate
Il
sistema di rilevamento della temperatura corporea si compone di questi apparati:
1.
Telecamera dual vision (termica più standard) per la misurazione della
temperatura e l’individuazione delle sagome. Non viene richiesta stasi delle
persone in transito e la segnalazione avviene in tempo reale.
2.
Armadio di comando da installare in prossimità della postazione utente di
visualizzazione contenente gli apparati attivi per la gestione e la
trasmissione dei dati rilevati.
3.
Monitor da 24” per visualizzazione immagini e allarmi.
Questo
impianto è stato installato grazie alla sensibilità di Oreste Milani, della “Milani
Giovanni impianti tecnologici” con sede a Osnago, che ha deciso di donare
all’ospedale l’impianto a titolo completamente gratuito.
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