Simone Sgheiz, ventunenne colichese. |
Si
chiama Simone Sgheiz ed è il primo geometra dottore in Costruzioni e gestione
del territorio della provincia di Lecco.
Ventunenne
di Colico, si era diplomato nel 2017 all’Istituto tecnico commerciale e per geometri
“Saraceno” di Morbegno - Indirizzo Cat e da subito aveva intrapreso il percorso
di laurea professionalizzante che il Collegio dei geometri e dei geometri laureati
della provincia di Lecco ha condiviso con l’Università di Lodi - Polo
decentrato dell’Università Statale di San Marino, in collaborazione con
l’Università di Modena e Reggio Emilia.
Il
giovane geometra si è laureato con la votazione di 102/110: un ottimo risultato
per il ragazzo che si appresta ora ad affrontare, nel mese di novembre,
l’esame di stato per abilitarsi alla libera professione.
Appassionato
di storia, di montagna e dell’ambiente, Simone da sempre conosce questa
attività essendo figlio di geometra e ha proseguito con naturalezza il percorso
di studi che lo ha formato con un programma altamente professionalizzante,
trasferendosi a Lodi e seguendo in presenza tutte le lezioni.
“Il
primo anno - spiega - è stato il più duro. Ho approfondito le materie di base
(analisi, chimica, fisica e diritto, ndr)
e acquisito un metodo di apprendimento che mi ha consentito poi di affrontare
con più tranquillità quelle professionalizzanti come geomatica, estimo e
soprattutto diritto privato, amministrativo e comunitario, strumenti necessari
al professionista per intercettare i canali di finanziamento europeo”.
Il
tutto senza dimenticare ovviamente la parte tecnologica, fondamentale
l’acquisizione di competenze digitali e multidisciplinare. In più, il tirocinio
gli ha dato modo di completare le conoscenze di una figura professionale che si
può inserire da subito e a pieno titolo nel mondo del lavoro secondo i nuovi
standard europei.
Simone
Sgheiz è già alle prese con la professione: sta proseguendo il percorso
formativo presso uno studio tecnico di Colico che lo ha ospitato durante il
tirocinio e gli ha dato l’opportunità di approcciarsi al mondo del lavoro.
Due
i sogni nel cassetto. Il primo è svolgere la libera professione in un proprio
studio, ma per ora - consigliato anche da papà Roberto - continuerà a fare
esperienza anche in altri ambiti della professione come il lavoro nella
pubblica amministrazione, per crearsi un bagaglio che lo sosterrà negli anni a
venire.
Il
secondo sogno, per un amante del lago come lui, è quello di coniugare le sue
passioni, ossia la storia e il territorio. In fondo, i suoi sogni possono
riassumersi nell’acronimo Cat - costruzione, ambiente e territorio - l’indirizzo
scolastico che attualmente i ragazzi devono intraprendere per diventare
geometri.
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