E’
stata restaurata la cappella votiva sulla cima del Legnone. Dopo il danno provocato
dai fulmini nell’agosto dello scorso anno, gli alpini sono tornati sulla cima
del monte che sovrasta Colico e tutto l’Alto lago.
Un
fulmine aveva gravemente danneggiato la struttura, staccando l’effigie in bronzo
della Madonna e lesionando la parte sinistra del manufatto. Purtroppo le
condizioni meteorologiche non avevano consentito la riparazione in tempo utile,
anche perché le temperature sulla vetta del Legnone già a fine settembre erano vicine
allo zero.
Per
preservare la struttura dalle intemperie, la cappelletta era stata pertanto avvolta da un
telo che l’ha protetta durante la stagione invernale.
"Non
appena le condizioni meteo l’hanno consentito - spiega il presidente della sezione
Ana “Alto Lario” di Colico, Stefano Foschini- abbiamo organizzato una missione
per restaurare la cappelletta".
La cappella votiva come si presentava prima dell'intervento di restauro. |
La
squadra (composta dagli alpini Francesco Alietti, Giordano Bettiga e Adriano
Curioni di Colico, insieme ad Andrea Ruffoni di Cosio Valtellino) ieri è
salita sulla vetta del monte che "abbraccia" idealmente tutti i gruppi della sezione “Alto
Lario”.
Un
lavoro svolto dagli alpini del gruppo di Colico, guidati dal capogruppo
Graziano Fognini, che va a beneficio di tutte le penne nere della sezione stessa.
“Naturalmente
- precisa ancora il presidente Foschini - abbiamo organizzato una serie di voli
con l’elicottero per trasportare il materiale in vetta, con l’obiettivo di
terminare i lavori nell’arco di una giornata. Le poche rifiniture che rimangono
saranno completate il prossimo fine settimana”.
Così si presenta ora la cappelletta sulla cima del Legnone restaurata dagli alpini. |
Per
costruire la struttura nel 1958 furono necessari 16 giorni e il trasporto del
materiale, fatto a spalla da tanti volontari, fu contrassegnato dalla morte
dell’alpino Antonio Della Valle.
Il
manufatto era già stato oggetto di un restauro nel 2004 per alcuni danni
arrecati dalle intemperie. Ma da ieri l’effigie della Madonna volge nuovamente lo sguardo
e assicura la sua protezione su tutto l’Alto Lario.
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