Classe 1976, era
nata a Sesto San Giovanni ma era cresciuta sul Lario. Si era diplomata al Liceo
linguistico “Maria Ausiliatrice” di Lecco, per poi laurearsi in giurisprudenza
alla Statale di Milano
Laura Siani in una foto che la ritrae con il fratello Giorgio, già sindaco di Mandello. Al centro Lorenzo Bodega, ex sindaco di Lecco. |
di Claudio Bottagisi
Attendevamo
a giorni un “ritratto” di suo padre, stimato e apprezzato non soltanto in
quanto musicista e compositore raffinato ma anche per le sue doti umane e per la
capacità di scoprire e lanciare nuovi talenti. Le avevamo chiesto che ricordo
avesse di lui, scomparso ai primi di ottobre di tre anni fa, di come papà Dino,
originario di Genova, avesse “interpretato” la professione da lei intrapresa e
se a quel riguardo le avesse dispensato qualche consiglio.
Le
avevamo inviato anche qualche altra domanda riferita in particolare al suo
ritorno in terra lariana (dopo le esperienze vissute a Palermo e, prima ancora,
a Lodi), alle sue aspettative e alle sue emozioni considerato il legame
familiare, dunque affettivo, con Lecco e il suo territorio a partire da
Mandello, dove aveva vissuto con la famiglia.
Da
Laura Siani avremmo poi voluto sapere cosa le mancava maggiormente proprio di
suo padre, tanto più ora che lei si apprestava a intraprendere un’altra importante
tappa del suo cammino professionale proprio in riva al Lario, dove appunto il
maestro Dino Siani (che fu pianista, compositore, arrangiatore e direttore
d’orchestra) era approdato alla fine degli anni Settanta e dove ha lasciato una
traccia incancellabile.
Non
ce n’è stato il tempo. La sera di lunedì 1° giugno Laura, dallo scorso marzo
sostituto procuratore della Repubblica a Lecco, è stata trovata priva di vita nel
suo appartamento in centro a Lecco.
Classe
1976, era nata a Sesto San Giovanni ma era cresciuta sul Lario: dapprima a
Mandello, come detto, quindi a Lecco dove si era diplomata al Liceo linguistico
“Maria Ausiliatrice” per poi laurearsi in giurisprudenza a pieni voti alla
Statale di Milano.
Aveva
affrontato l’esame di avvocato, ma la sua vocazione era la magistratura. Sin da
giovanissima aveva lavorato presso la Procura di Milano e dopo aver superato
l’esame di magistrato era rimasta ancora per qualche anno nel capoluogo
lombardo prima di essere assegnata alla Procura di Lodi. Lì ad attenderla vi
erano indagini delicate quanto difficili, che avrebbero peraltro aperto le
porte del suo trasferimento a Palermo per quella che sarebbe stata la tappa più
impegnativa della sua carriera, tra inchieste complesse e rischiose.
Poi
la possibilità, per molti versi inaspettata, di tornare a Lecco. Un’opportunità
che Laura Siani non si era lasciata sfuggire e a lei erano bastati pochi mesi
per farsi benvolere dai colleghi della Procura cittadina.
Era
felice - di più, raggiante - di poter vedere con maggior frequenza i suoi
familiari: i fratelli Giorgio e Carlo (il primo, per anni sindaco di Mandello),
che vivono a loro volta a Lecco, e i nipoti.
Riservata,
non faceva pesare agli altri le proprie preoccupazioni. La affascinavano (e la
incuriosivano) molti aspetti della vita, ma chi l’ha conosciuta da vicino
ricorda oggi anche la sua diffidenza e il suo carattere per taluni aspetti non
facile da capire.
Laura
Siani riposerà nel cimitero di Mandello, dove si trovano anche le spoglie di
papà Dino e di mamma Carla Milla, morta nel gennaio 2015.
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