La
lettera aperta dell’ex sindaco Gianmario Macchi a sostegno dell’Amministrazione
Cassinelli solleva una questione reale, relativa ai problemi riscontrati
nell’azione della nuova amministrazione comunale di Dervio, ma parte da
un’analisi francamente lontana dalla realtà.
Se
la maggioranza è in difficoltà nel portare avanti la propria attività non è
certo per colpa della minoranza, che non avrebbe nemmeno i numeri per
impedirglielo.
E’
facilmente dimostrabile come non esista un solo atto comunale la cui esecuzione
sia stata finora impedita o ostacolata dalla minoranza, che ha semplicemente
sollevato, in sedi opportune come il consiglio comunale, alcune perplessità o
critiche in maniera assolutamente legittima, come in democrazia è permesso
fortunatamente di fare e come è sempre successo anche nel consiglio comunale di
Dervio (e da parte di altre minoranze del passato con toni decisamente più
accesi).
Quando
ha voluto, la maggioranza ha esercitato la propria legittima forza numerica per
portare avanti le proprie idee, mentre quando ha accettato qualche suggerimento
ha dimostrato come anche le nostre proposte fossero costruttive e meritevoli di
accoglimento.
Se
la maggioranza non riesce a portare a termine qualche attività dovrebbe
piuttosto ricercarne il motivo nella propria capacità o esperienza, in alcuni
errori che ha commesso e a cui ha dovuto successivamente porre riparo, oppure
nel fatto di voler portare avanti alcune iniziative senza aver preliminarmente
verificato a fondo l’incidenza di leggi e regolamenti.
La
minoranza deve normalmente vigilare che l’azione dell’Amministrazione avvenga
nel rispetto di queste regole e dell’uguaglianza di tutti cittadini, ma ha
anche elaborato diverse proposte proprio per contribuire al bene comune del
nostro paese, così come auspicato da Macchi.
C’è
però una parte della lettera di Macchi che ci lascia alquanto perplessi: quando
afferma che ha avuto Cassinelli come avversario nella campagna elettorale del
2000 (che in realtà era il 2004) e come leale rappresentante di
opposizione durante il suo mandato (dato che invece Cassinelli si era dimesso
da consigliere dopo poche settimane dalle elezioni, portando lo stesso Macchi a
commentare sui giornali dell’epoca di essere “deluso e perplesso” dalle sue
dimissioni). Strano che chi ha scritto la lettera non si sia ricordato di
questi determinanti dettagli…
Abbiamo
poi scoperto che la lettera di Macchi è stata girata con sollecitudine a
numerosi siti e giornali direttamente dal sindaco Cassinelli, mentre
quest’ultimo dichiarava solo pochi minuti prima di averla “appresa dalla
stampa”, e questo getta molte ombre sull’effettiva genuinità dell’intervento di
Macchi.
All’ex
sindaco, al quale ci legano comunque cordiali rapporti avendo alcuni di noi
collaborato con lui in modo determinante durante il suo mandato e con il quale
abbiamo lungamente conversato dopo la sua lettera aperta, raccontandogli molti
episodi accaduti in questi mesi dei quali non era a conoscenza, abbiamo detto
senza giri di parole che a questo punto si dovrebbe sentire strumentalizzato da
qualcuno solo per il ruolo che ha ricoperto e per la stima che ancora gode tra
i cittadini.
Auspicando
che la maggioranza voglia finalmente instaurare un migliore rapporto con la
minoranza, continueremo quindi la nostra azione nel rispetto delle centinaia di
derviesi che fanno riferimento al nostro gruppo e che ogni giorno ci spronano a
intervenire per migliorare l’azione dell’Amministrazione nel solo interesse dei
cittadini.
Gruppo consiliare “Insieme per
Dervio”
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