Canti, giochi,
riflessioni e condivisione. Voglia di divertirsi, desiderio di socialità e spirito di amicizia
Canti,
giochi, riflessioni e soprattutto tanta condivisione. In una parola, il Grest. Voglia
di divertimento e di stare insieme, desiderio di socialità e spirito di
amicizia sono del resto gli “ingredienti” che caratterizzano più che mai questa
estate 2020 che vede grandi e piccoli, educatori e ragazzi, lasciarsi alle
spalle i mesi difficili dell’emergenza sanitaria.
Canti, giochi, riflessioni e condivisione. Come dire “Summerlife”, idea lanciata a livello diocesano per offrire spazi
e strumenti che consentano di riappropriarsi della realtà e di ricominciare, facendo
tesoro anche degli insegnamenti lasciati dal virus, che non ha risparmiato
neppure i sentimenti, le relazioni e le visioni della vita.
Occorreva
comunque ripartire e individuare una nuova meta educativa da raggiungere. E il progetto “Summerlife - Per fare nuove tutte le cose” mette al centro i più piccoli ma non soltanto loro, in modo responsabile e per guardare alle
nuove prospettive partendo dai gesti e dalle cose di ogni giorno, per tornare ad apprezzare
il bello e ricostruirne il senso. E, come detto, per ricominciare a stare
insieme, in allegria e spensieratezza.
Abbadia
Lariana in questo progetto c’è. Con il suo parroco, don Fabio Molteni, con una
cinquantina di bambini e di ragazzi della primaria e delle prime due classi
delle medie e con una trentina di appassionati quanto volonterosi educatori, a
loro volta affiancati da alcuni solerti genitori. Una
piacevolissima avventura, insomma, iniziata il 22 giugno nel bel giardino della
casa parrocchiale e destinata a protrarsi ancora per tutta questa settimana.
Oltre
la mascherina, sono evidenti i sorrisi e la gioia dei protagonisti del Grest. Gli
occhi sono liberi e gli sguardi accesi, per guardare le cose di sempre ma forse
con una prospettiva nuova. Per custodire i segni di quanto accaduto e
riattivare curiosità e spirito di avventura, per tornare a “esplorare” il
territorio e ritrovare gli amici.
“In
loro avete visto e continuate in questi giorni a vedere Dio - è il messaggio
inequivocabile di don Fabio ai ragazzi - e lo vedete anche negli animatori che vi
aiutano a giocare, nel vostro “don” e in tutti i volontari che ci affiancano”.
Una
“squadra” vincente, verrebbe da dire, di cui l’oratorio è parte integrante e
significativa. E allora in quel minuto di silenzio proposto dal parroco ai
bambini e ai ragazzi subito dopo un suggestivo canto e appena prima della recita
del Padre nostro e della merenda c’è l’invito
a ripensare - in silenzio, appunto - a un gesto d’amore e di bontà vissuto nei
giorni del Grest, ribattezzato dagli animatori “A1mP”, che sta per “A 1
metro dal prossimo”
per ricordare a bambini e ragazzi (e a loro stessi) le prescrizioni da
osservare per tutelare la salute di tutti. A
1 metro dal prossimo, già. Ma insieme per ripartire, insieme per tornare a guardare
avanti.
Nessun commento:
Posta un commento