Le associazioni
lombarde difendono il patrimonio musicale. Il maestro Piffaretti: "Bene aiutare commercio e industria, ma dopo il lavoro non c’è soltanto l’aperitivo. C’è
anche il trovarsi insieme per cantare e suonare"
I
cori e le bande sono realtà che mantengono viva, da sempre, una tradizione
musicale e formativa per i cittadini di tutte le età, con un notevole potenziale
aggregativo e creativo dai connotati socio-educativi, che vedono coinvolte più
generazioni accomunate dal piacere di fare musica insieme.
Proprio
per questa loro identità più di altre attività associative sono state
terribilmente colpite dall’emergenza sanitaria e le loro progettualità totalmente
sospese.
Usci
Lombardia - Unione società corali italiane conta 380 cori associati, mentre le
associazioni delle bande (Anbima Lombardia e TP) riuniscono circa 500 unità di
base.
I
più temerari hanno optato per soluzioni alternative, portando avanti nel limite
del possibile, attraverso piattaforme tecnologiche, varie attività di
formazione musicale a distanza, o montaggi creati con registrazioni da casa,
che nelle ultime settimane hanno invaso i social.
Ma
non può essere la tecnologia il canale giusto per continuare ad alimentare la
natura dei cori e delle bande e la loro funzione sociale e artistica, basata
sull’incontro e sulla crescita insieme delle voci e degli strumenti.
Secondo
il maestro Emilio Piffaretti, direttore del Gruppo vocale “Incanto” di Dolzago,
docente presso il Conservatorio di Milano, “il distanziamento sociale non deve essere
causa per generare un vuoto socio-culturale che fa soltanto male a una società
già provata dall’emergenza. Bene aiutare il commercio e l’industria, ma dopo il
lavoro non c’è soltanto l’aperitivo. C’è anche il trovarsi insieme per cantare
e suonare”.
“La
funzione dei cori e delle bande - aggiunge - va oltre il semplice stare
insieme. I cori e le bande aiutano le persone a essere proattivi e a lavorare
in team. Uniti per raggiungere insieme un obiettivo comune, insieme senza
lasciare indietro nessuno. La valenza delle attività che proponiamo ci aiuta
anche nella gestione del lavoro quotidiano”.
Nella
ripartenza post Covid-19 i cori e le bande della Lombardia non riescono a
nascondere la loro preoccupazione e si affidano alle istituzioni competenti:
per questo le associazioni che rappresentano i due mondi - cori e
bande, appunto - hanno indirizzato una lettera alla Regione Lombardia chiedendo
specifiche linee guida e un supporto per la ripresa.
Una
prolungata pausa delle varie associazioni corali e dei corpi musicali potrebbe
comprometterne la continuità. Si auspica allora che il prima possibile cori e
bande possano ricevere indicazioni su come tornare a progettare in sicurezza le
loro attività, che “nutrono” la popolazione di racconti inebrianti. E di
emozioni.
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