Insegnanti e
genitori si sono dati appuntamento (da tutti auspicato) a settembre per una
cena a buffet in giardino
Serata
dedicata agli alunni “grandi” della scuola dell’infanzia, quella di venerdì 19 giugno ad
Abbadia Lariana.
“Nonostante
il periodo di chiusura forzata e i protocolli imposti - spiega Paola Poletti,
coordinatrice della “Casa del bambino” - abbiamo fortemente voluto trovare il
modo per valorizzare il delicato e importante passaggio appunto dalla materna
alla scuola primaria. L’abbiamo fatto ritrovandoci tutti nel bel giardino della
nostra struttura: bimbi emozionati e per l’occasione tutti vestiti in maniera…
speciale”.
Dopo
il triage (gel igienizzante e misurazione
della temperatura), ogni alunno si è posizionato, con i propri genitori alle
spalle, dentro un cerchio colorato che era stato collocato a distanza di un
metro uno dall’altro.
“Abbiamo
iniziato con una canzoncina di saluto - osserva sempre la coordinatrice dell’istituto
- con tanto di gesti per segnalare la nostra gioia di ritrovarci finalmente
insieme (Se sei felice tu lo sai batti le
mani e non solo). A seguire, il momento più atteso: la consegna del diploma
e del cappellino, ciascuno secondo il colore identificativo della propria
sezione, dunque azzurro, giallo o verde”.
Dalla
cima dei gradini dell’ingresso, trasformato per l’occasione in un piccolo
palco, e con un sottofondo musicale ad hoc, a turno ogni insegnante ha chiamato
i “propri” bimbi per la consegna appunto del riconoscimento, cui è seguita la
classica foto da parte di mamma o papà.
Al
termine i genitori hanno voluto ringraziare le maestre per i tre anni trascorsi
insieme con un video realizzato montando un saluto speciale fatto a casa da
ogni bimbo. Una sorpresa bellissima e emozionante!
A
seguire, spazio alla consegna di alcuni doni da parte delle famiglie: giochi “speciali”
da usare in giardino, o comunque in spazi ampi e anche da gruppi ristretti di
bambini.
Prima dei saluti e del
congedo un’ultima canzone, ancora arricchita da simbolici gesti e dalla
fantasia dei bimbi, così com’era abitudine fare a scuola prima del lockdown.
Insegnanti, genitori e bimbi si sono quindi lasciati con un arrivederci (da tutti auspicato) a settembre per una cena a buffet in giardino, nella speranza di poter godere anche dell’aspetto che venerdì sera è purtroppo mancato: le chiacchiere, non a distanza e senza mascherine, degli adulti e soprattutto il rincorrersi sul prato e il salire e scendere dagli scivoli da parte dei bambini. Come accadeva… una volta!
Insegnanti, genitori e bimbi si sono quindi lasciati con un arrivederci (da tutti auspicato) a settembre per una cena a buffet in giardino, nella speranza di poter godere anche dell’aspetto che venerdì sera è purtroppo mancato: le chiacchiere, non a distanza e senza mascherine, degli adulti e soprattutto il rincorrersi sul prato e il salire e scendere dagli scivoli da parte dei bambini. Come accadeva… una volta!
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