Al campo
sportivo la cerimonia di fine anno scolastico. Tanti sorrisi dietro le
mascherine e la consegna dei “diplomi”
di Claudio Bottagisi
Tanti
sorrisi, nascosti dietro le mascherine ma rivelati dagli occhi. E tanti sguardi
“accesi”, quelli degli alunni di Abbadia Lariana di quinta elementare e terza
media dell’Istituto comprensivo statale “Alessandro Volta”, riuniti dal Comune
e dall’associazione “Fuoriclasse” al campo sportivo per il congedo dall’anno
scolastico 2019-2020.
Tanti
sorrisi, certo. Non soltanto delle ragazze e dei ragazzi dell’ultimo anno della
primaria e della secondaria di primo grado, ma anche dei loro genitori e delle
loro insegnanti. E sorrisi non di circostanza ma autentici, perché ritrovarsi
dopo oltre tre mesi di lockdown e di
didattica a distanza, sicuramente preziosa ma pur sempre nel chiuso di una
stanza e davanti a un pc, ha significato tanto. Per gli alunni (in totale una
quarantina quelli ritrovatisi oggi pomeriggio come detto al campo sportivo) e
per gli adulti, fossero appunto genitori o docenti.
Per
tutti, indistintamente, anche una bella dose di emozione, unita alla
consapevolezza che si chiude un anno scolastico assolutamente inedito, senza il
suono dell’ultima campanella, senza abbracci tra compagni e senza strette di
mano ma con nuove regole da rispettare, a tutela della salute di tutti.
L’ha
ricordato, aprendo la cerimonia, il sindaco. “Quanto è accaduto ha stravolto anche
le vostre vite come quelle di tutti noi - ha detto Roberto Azzoni rivolgendosi
direttamente ai ragazzi - Adesso inizia un nuovo modo di vivere e di
socializzare, perciò è bello tornare a rivedersi, pur se in modo un po’
diverso”. “E ciò che è successo - ha aggiunto - lo ricorderete per tutta la
vita”.
Anche
il dirigente scolastico Luisa Zuccoli ha sottolineato nel suo indirizzo di
saluto che “inizia un’estate che chiede a tutti nuove regole di convivenza”. Ma
per gli alunni si apre anche l’estate che li porterà tra i banchi di una nuova
scuola. Non più le elementari per le ragazze e i ragazzi di quinta, non più la
secondaria di primo grado per quelli di terza media. “Per tutti voi - ha detto
la professoressa Zuccoli - si tratta di un passaggio importante verso l’ignoto.
Ma non dovete spaventarvi, perché è stato così anche lo scorso 23 febbraio,
quando dall’oggi al domani abbiamo dovuto conoscere un ignoto che nessuno
aspettava. Eppure ve la siete cavata molto bene, come del resto i vostri
insegnanti e i vostri genitori”.
“Questo
vi fa capire - ha aggiunto la dirigente - che si possono affrontare anche
situazioni diverse e difficili”.
Poi
un pubblico riconoscimento alla tenacia e alla perseveranza dell’associazione Fuoriclasse
“per aver fortissimamente voluto questa cerimonia di fine anno scolastico”,
dopodiché è stato il turno di Samuele Colombo, sindaco dei ragazzi di Abbadia
Lariana, affiancato nell’occasione dai tre rappresentanti di terza media nel
consiglio comunale dei ragazzi eletto a fine dicembre dello scorso anno.
“E’
stato un momento difficile - ha ammesso Samuele, 13 anni il prossimo inizio
luglio - ma da questa lezione abbiamo imparato tanto e di questi insegnamenti
dovremo fare tesoro”.
Qualche
riflessione sulla didattica a distanza, poi è toccato a Katia Conti, presidente
dell’associazione “Fuoriclasse”, ricordare agli alunni che “questa esperienza è
servita per conoscervi meglio e per farci capire quanto in realtà vi sia
mancata la scuola”.
Ma
non solo. “Abbiamo e avete anche compreso - ha sottolineato - quanto sia
importante il valore della libertà e questa lezione la porteremo dentro di noi
per sempre”.
A
tutti gli alunni di quinta il Comune ha poi fatto dono della Costituzione
italiana raccontata e spiegata da Geronimo Stilton, mentre a ragazze e ragazzi
di terza media sono stati consegnati tre opuscoli sul territorio lariano. Per
tutti, anche il simbolico diploma.
A intrattenere ancora
per alcuni minuti i loro alunni sono state successivamente le insegnanti
Silvana Mandelli, Lina Mangioni e Patrizia Gallo. Qualche altro saluto, quindi la
consegna da parte dei genitori alle maestre Marisa, Patrizia, Anna, Monica e
Lina di un cartellone con una serie di frasi e il “grazie” per il sostegno
sempre assicurato ai loro ragazzi. Infine un ultimo hip hip urrà “chiamato” da Samuele e l’arrivederci a settembre. Non
davanti a un computer ma tra i banchi.
Il grande coraggio è determinazione di voi insegnanti......siete esempi per noi tutti ❤️
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