Luciano Forni in una foto del 2009. Accanto a lui, la moglie Anna. |
Aveva militato a lungo nelle file della Democrazia cristiana, ricoprendo anche la carica di segretario provinciale del partito.
Numerosi
gli incarichi istituzionali da lui ricoperti. Tra gli altri quelli di consigliere
comunale a Como per più mandati, di assessore a Palazzo Cernezzi e alla
Provincia di Como. Ha inoltre guidato l’Assl del capoluogo lariano.
Il
6 ottobre 1976 divenne deputato della VII legislatura della Repubblica, dopo essere
stato eletto il 30 giugno a Como nelle liste dello Scudocrociato.
Alla
Camera dei deputati fece parte della Commissione sanità e firmò la legge della
riforma sanitaria del 1978, che è ancora alla base del sistema sanitario
italiano.
Dopo
il termine del mandato nel 1979, venne eletto senatore nell’VIII legislatura
della Repubblica, sempre con la Democrazia cristiana. Nel 1979 è stato
vicepresidente della Commissione sanità del Senato.
E’
stato inoltre componente della commissione d’inchiesta sul rapimento
dell’onorevole Aldo Moro e sul terrorismo dal 1981 al 1983. Sempre dal 1981 al
1983 è stato componente della Commissione antimafia.
Dopo
lo scioglimento della Democrazia cristiana, datato 1994, aveva collaborato alla
fondazione del Partito popolare italiano e successivamente di Democrazia è
libertà - La Margherita.
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