L'arte e la creatività al tempo del coronavirus. Ed ecco cinque
fotografi, un artista, una graphic designer e un designer di eventi diventare protagonisti di “Oto residency”, iniziativa promossa dallo spazio per eventi “Oto
Lab”.
Appunto
come in una “residenza d’artista” digitale, le pagine Facebook e Instagram
dello spazio eventi di Lecco ospiteranno alternativamente - a partire da lunedì
11 maggio e fino al 5 luglio - il “racconto” del percorso di otto talenti
lecchesi: Beatrice Mazzucchi (fotografa, dall’11 al 17 maggio), Nicolò Tomaini
(artista, dal 18 al 24 maggio), Pietro Sala (fotografo, dal 25 al 31 maggio),
Giuseppe Villa (designer di eventi, dall’1 al 7 giugno), Federico Wilhelm
(fotografo, dall’8 al 14 giugno) Anna Rimoldi (graphic designer, dal 15 al 21
giugno), Tobia Scandolara (fotografo, dal 22 al 28 giugno) e Marina Gallandra
(dal 29 giugno al 5 luglio).
Tutti
loro, in qualche modo, sono già legati allo spazio di Rancio che da due anni, dopo
un importante intervento di riqualificazione, ha riaperto le porte con la nuova
veste di luogo per eventi.
“Due
anni fa, esattamente il 4 maggio 2018, inauguravamo “Oto Lab” avendo come
obiettivo quello di dar vita a un progetto che valorizzasse un luogo legato
alla tradizione forse più importante del nostro territorio, quella della
lavorazione del ferro, con una chiave inedita e in linea con le nuove esigenze
economiche e sociali - spiega l’architetto Giovanni Rusconi, responsabile del
progetto - E’ nato così uno spazio laboratorio, destinazione suggerita anche
dal nome scelto, appunto “Oto Lab”, che ha avuto da subito come interlocutori
artisti e creativi della città, i primi a cogliere il potenziale di un ex
spazio industriale come il nostro”.
“In
questi due anni - aggiunge - il crescente riscontro ottenuto ci ha convinti a
continuare a investire su questo progetto, convinzione che portiamo avanti
anche in un periodo difficile qual è quello che stiamo tuttora vivendo e che ha
azzerato, almeno per il momento, la possibilità di proporre qualsiasi evento”.
Nonostante
le difficoltà, era però grande la voglia di ripartire. Era nata così l’idea di
utilizzare i canali social, solitamente al servizio della promozione degli
eventi e della comunicazione, per una nuova tipologia di progetto.
“Tra
fine marzo e inizio aprile abbiamo iniziato a interrogarci su cosa fare per
tenere vivo l’interesse per questo spazio da parte della community che in questi due anni si è sviluppata, offline e online,
attorno alle attività che promuoviamo e ospitiamo - afferma Rosa Valsecchi,
responsabile eventi e comunicazione di “Oto Lab” - L’idea era di provare a
guardare al futuro partendo da quanto è già stato fatto e abbiamo dunque deciso
di puntare sul connubio che ha sempre fatto emergere il lato migliore di “Oto
Lab”, ossia quello con la ricerca fotografica, artistica e con la creatività in
generale”.
Questa
volta, però, non saranno le pareti incrostate di storia dello spazio a ospitare
le opere e i lavori degli “artisti residenti”, bensì il muro digitale dei
social, che si riempirà per otto settimane di tante cose belle.
“Un
ringraziamento speciale - tiene a sottolineare - va innanzitutto agli otto protagonisti di “Oto residency”:
la fiducia con cui hanno accolto la nostra proposta certifica la qualità del
lavoro fin qui svolto. Un riconoscimento prezioso e non scontato in un momento
come questo”.
Si
partirà dunque lunedì 11 maggio con la prima “residente”, la fotografa Beatrice
Mazzucchi, che proporrà scatti tratti dal reportage realizzato tra i detenuti
dell’isola di Pianosa, lavoro al centro della mostra “Mani libere. L’isola del
riscatto: la pena come valore rieducativo” allestita a “Oto Lab” lo scorso
novembre.
“Ognuno
di loro sarà “residente” sul profilo Instagram e sulla nostra pagina Facebook
per una settimana, proponendo un concentrato in tre post del loro lavoro.
Attraverso le stories - aggiunge sempre Rosa
Valsecchi - sarà possibile fare approfondimenti, soddisfare qualche curiosità,
porre domande e interagire, con l’augurio di coinvolgere e interessare un numero
sempre più ampio di persone”.
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