“La nostra maestra era capace di farci studiare con gioia e curiosità. La
ricordiamo con affetto e riconoscenza”
L'insegnante mandellese Luisa Stucchi con i suoi alunni di quinta. E' l'anno scolastico 1978-79. |
(C.Bott.) La gentilezza, la raffinatezza e il garbo erano i tratti più riconoscibili
del suo carattere, ma chi l’ha avuta come insegnante ricorda anche il suo saper
essere ferma e al tempo stesso dolce e comprensiva. E sottolinea l’efficacia
della sua didattica, capace per così dire di guardare avanti e di dare una
marcia in più agli alunni che le venivano affidati.
Ora sono anche loro a piangere Marialuigia Stucchi, per
tutti Luisa, l’ex insegnante mandellese morta all’ospedale di Lecco dov’era
ricoverata.
Classe 1940, lascia il marito Vittorio Ambrosioni, il
figlio Roberto e il fratello Ercole. Aveva insegnato per molti anni alle
elementari ed è stata una figura importante per i suoi alunni, concordi nel
riconoscere oggi quanto indelebile sia il segno da lei lasciato in tutti loro.
Il ricordo di Luisa Stucchi, in effetti, è nitido in
molti ex alunni delle scuole di Mandello, in particolare in quelli che dal 1974
al 1979 hanno trascorso con lei i cinque anni delle elementari.
Rosalma Gaddi, una di loro, dice: “La nostra maestra
era capace di farci studiare con gioia e curiosità, accompagnandoci a
sperimentare e a esplorare per conoscere con metodi attivi e coinvolgenti.
Sapeva anche cogliere la nostra stanchezza quando ci lasciava giocare un po’ oltre
la campanella di fine ricreazione, oppure quando si dedicava alla lettura dei
libri a alta voce”.
“Ora che siamo diventati tutti “più che adulti” -
aggiunge, facendosi interprete del pensiero di tutti gli ex alunni della “maestra
Luisa” - ci riuniamo idealmente intorno a lei per salutarla, ricordandola con
grande affetto e riconoscenza”.
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