Suor Giovanna Morstabilini: “L’alternativa
potrebbe essere la chiusura definitiva della scuola, con le tristi conseguenze
in ordine scolastico, lavorativo, sociale e culturale che ne scaturirebbero”
L'Istituto Santa Giovanna Antida di Mandello. |
(C.Bott.) A metà marzo, nel pieno dell’emergenza
coronavirus, aveva scritto ai genitori per invitarli a sostenersi a vicenda e
per assicurarli che riguardo alle attività didattiche ciascuna insegnante si
stava impegnando per non perdere il contatto con i propri alunni e per “costruire”
una scuola a distanza “significativa e seria nelle sue proposte, anche se non
priva di qualche criticità”.
Ora
suor Giovanna Morstabilini, dirigente scolastico e coordinatrice dell’Istituto
Santa Giovanna Antida di Mandello, torna a indirizzare agli stessi genitori e
agli alunni una missiva in cui premette che le suore della Carità, gli
insegnanti e tutti i collaboratori non vedono l’ora di ritrovarli e di averli
di nuovo a scuola “gioiosi e laboriosi”.
Ricordato
che il 23 maggio ricorre la festa di Santa Giovanna Antida Thouret e che
proprio alla fondatrice e alla sua figura “forte e coraggiosa” occorre
guardare, tanto più in questo difficile periodo, suor Giovanna sottolinea che “ora
più che mai l’attenzione, il rispetto delle regole e il rigore nella loro
osservanza dovranno far parte del nostro vivere collettivo, per rispetto della
salute e della vita di ognuno: della nostra, di quella dei genitori, dei nonni,
dei più fragili”.
Manifestato
poi l’auspicio di poter riprendere al più presto l’attività di insegnamento, la
religiosa spiega che, nell’ottica di garantire al massimo la sicurezza, si sta
lavorando con professionisti e dipendenti dell’istituto. “Siamo disposti -
scrive - se necessario ad attuare anche enormi stravolgimenti strutturali e
logistici e a dotarci di attrezzature e tecnologie avanzate per raggiungere
tale obiettivo”.
Suor Giovanna Morstabilini. |
Quindi
l’appello che ne consegue: “La delicata situazione finanziaria che questa
emergenza ha creato all’Istituto vi è certamente nota e siamo consapevoli che
ognuno di voi ha fatto il possibile per quello che ha potuto e può. Con il
vostro aiuto dobbiamo sollecitare e ricercare vecchi e nuovi benefattori,
suggerire e inoltrare alla direzione opportunità vantaggiose per l’acquisto di
prodotti e attrezzature sanitarie, ritrovare tra i genitori chi può aiutarci
nella realizzazione di strutture per l’attuazione del piano anti-contagio e per
l’esecuzione degli adeguamenti necessari (carpentieri, fabbri, falegnami,
vetrai, idraulici, edili)”.
“Se
sapremo unire le forze e lavorare insieme ce la faremo - aggiunge il dirigente scolastico
- L’alternativa potrebbe essere la chiusura definitiva della scuola, con le
tristi conseguenze in ordine scolastico, lavorativo, sociale e culturale che ne
scaturirebbero per il territorio mandellese”.
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