Il santuario della Beata Vergine del fiume a Mandello. |
I lavori si concluderanno entro la fine di quest’anno e non appena possibile i responsabili documenteranno tutte le fasi della ricostruzione e del restauro delle varie parti dello strumento, che avverranno secondo le tecniche in uso nel Seicento.
“Un
grazie doveroso - afferma Alessandro Milesi, responsabile tecnico del progetto -
va a tutti coloro i quali da subito hanno creduto in questo ambizioso progetto,
ora avviato verso la fase finale. Nel ricordare l’apporto determinante dato
dalla Regione Lombardia, dalla Conferenza episcopale italiana attraverso i
fondi dell’8 per mille, dalla BCC - Banca della Valsassina e dalla Fondazione comunitaria
del Lecchese, teniamo a sottolineare come le manifestazioni di stima e interesse
nei confronti del progetto siano arrivate non soltanto da molti mandellesi ma
anche da persone residenti in provincia”.
Alessandro Milesi, responsabile tecnico del progetto. |
“Tutto
ciò - aggiunge - ci fa particolarmente piacere, perché dimostra quanto la gente
abbia a cuore la salvaguardia della bellezza, autentica peculiarità della
nostra cultura. Noi siamo certi di aver fatto qualcosa di concreto affinché
l’intera comunità mandellese abbia un motivo in più per essere orgogliosa del
proprio territorio e perché gli studiosi di musica antica di tutta Europa possano
trovare nello strumento del santuario mandellese un punto di riferimento nel
panorama dell’organaria italiana del XVI secolo”.
“Naturalmente
- spiega sempre il musicista e organista mandellese - avremo ancora bisogno del
sostegno di tutti. Il nostro obiettivo non è infatti soltanto quello di
completare il restauro, bensì di valorizzare il più possibile lo strumento e di
far conoscere Mandello anche sotto questo raffinato punto di vista”.
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