Don Marco Malugani, parroco di Lierna. |
(C.Bott.) “Gli alpini saranno la mia àncora di
salvezza o, per meglio dire, le mie… guardie svizzere”. Usa una metafora
efficace, don Marco Malugani, per spiegare come la sua parrocchia di Sant’Ambrogio
sta preparando il ritorno alle celebrazioni liturgiche non più a porte chiuse
ma con la presenza dei fedeli.
Anche
la Chiesa liernese riparte lunedì 18 maggio dopo il lockdown, nel pieno rispetto delle disposizioni emanate dalla Cei
e, di riflesso, dalla diocesi di Como.
“Ho
chiesto ai miei collaboratori parrocchiali, sempre presenti e assolutamente
affidabili, e agli alpini liernesi - spiega il parroco - di darmi una mano e di
essere presenti in modo regolare e ordinato prima, durante e dopo le
celebrazioni delle messe festive e prefestive, che saranno due al sabato (una delle quali a Castello), a
partire dal 23 maggio, e tre la domenica. Vogliamo che tutte le normative,
nessuna esclusa, siano pienamente rispettate e sono certo che le penne nere, a
partire dal loro capogruppo Corrado Pensa, opereranno con il necessario rigore
e con la giusta autorevolezza, ma anche con la delicatezza che il momento
richiede, così da consentirmi di celebrare serenamente e in tutta tranquillità ”.
La
prima messa con il popolo del nuovo corso della cosiddetta “fase 2” dell’emergenza
coronavirus si terrà lunedì prossimo, alle ore 9, in parrocchiale. Dentro la
chiesa potranno prendere posto al massimo 70 fedeli, ma i liernesi potranno
anche sostare sul sagrato, visto che la celebrazione eucaristica sarà diffusa
all’esterno tramite altoparlanti.
“Partiremo
con la massima serietà e la dovuta prudenza - dice sempre don Marco -
consapevoli dell’importanza di disporre come detto di un adeguato servizio di
vigilanza e di accompagnamento della gente. Alla voglia di ripresa di molti si contrapporranno
probabilmente la paura e l’indifferenza di altri e al momento è difficile
azzardare previsioni”. “Se poi sarà il caso - aggiunge il sacerdote - penseremo
anche alla celebrazione di una messa all’aperto, magari con l’altare sul
balcone della casa parrocchiale e con i fedeli che potranno trovare posto, regolarmente
distanziati uno dall’altro, nell’ampio campo di basket e nei prati circostanti”.
Lierna
e la sua parrocchia vogliono ripartire. E guardare oltre l’emergenza.
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