Tra i Santuari
dei cinque continenti in collegamento oggi con i giardini vaticani vi era
quello in cui si venera la patrona della nazione sudamericana
L'esterno del Santuario di Luján in Argentina. |
(C.Bott.) Tra i più grandi Santuari dei cinque
continenti in collegamento oggi pomeriggio dai giardini
vaticani per il rosario recitato da Papa Francesco in mondovisione per
implorare l’aiuto di Maria nella pandemia che ha contagiato quasi 6 milioni di persone
in tutto il mondo, con oltre 360mila vittime, vi era quello di Nuestra
Señora de Luján, in Argentina.
Quel
Santuario fu una delle mete di un nostro viaggio del 2004 in Sudamerica e del
culto degli argentini per la Virgencita
parlammo nel libro-diario Argentina e
Israele dato alle stampe due anni più tardi con le Edizioni Monte San
Martino di Lecco.
Avevamo
raggiunto Luján, 65 chilometri distante da Buenos Aires, dopo aver
lasciato di buon mattino Tigre.
“Fuori dalla
basilica - si legge nel libro - una donna e un bimbo chiedono l’elemosina e in
cambio di pochi centesimi offrono l’immagine sacra della Vergine. Sul retro è scritto: “Oh Santisima Virgen Maria!
Coronada reina de Luján, Dios me ha creado para la gloria eterna. Ah! Quién me diera
alas de paloma para volar a esa morada
de felicidad”. “O
Santissima Vergine Maria, incoronata regina di Luján, Dio mi ha creato per la
gloria eterna. Chi mi darà ali di colomba per volare fino a quella dimora di felicità?”.
E
ancora: “Dentro la chiesa si è appena conclusa la celebrazione della messa e il
sacerdote sta per impartire la benedizione e per invocare sui presenti la
protezione della Vergine. In molti si fanno avanti, fino a raggiungere i
gradini dell’altare maggiore. Qualcuno non sa trattenere una lacrima. Nella
grande piazza che si apre davanti al Santuario decine di bancarelle vendono
ricordi del luogo. Appena oltre, ecco l’assolata plaza Belgrano, dominata dal
monumento al generale Manuel Belgrano a cavallo. Poco distante il cabildo, antica sede del governo della
città, e il Museo devocional inaugurato nell’agosto 1979, all’interno del quale
sono custodite importanti testimonianze di fede, a cominciare dagli “ex voto”
alla Vergine”.
I lavori della basilica
di Nuestra Señora de Luján ebbero inizio nel 1890. Si tratta di una
costruzione in stile gotico, con all’interno quindici altari, e bellissime
torri frontali nelle cui nicchie sono collocate le statue degli apostoli.
Le
torri raggiungono l’altezza di 106 metri, la guglia centrale e le facciate del
tetto sono in placche di rame.
Punto
di riferimento per i numerosissimi pellegrini che ogni anno raggiungono Luján è
naturalmente la teca della Madonna. L’immagine è del 1630 ed è la stessa che,
secondo la tradizione, scelse come destinazione questo luogo fermando la marcia
di un carro proveniente dal Brasile e diretto a Sumampa.
Davanti
a quell’immagine di Maria, alla quale manifestarono la loro devozione anche i pontefici
Urbano VIII, Clemente XI, Leone XIII, Pio XI e Pio XII, si inginocchiò Giovanni
Paolo II nel corso della sua prima visita pastorale in Argentina, l’11 giugno
1982.
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