I
sindaci della provincia di Lecco ritengono opportuno precisare che non si sta
consumando uno scontro istituzionale o, per dirla semplicisticamente, un “tutti
contro tutti”.
Sono
ormai due mesi che sindaci, prefettura, Ats, Provincia e tutte le istituzioni
locali a vario titolo coinvolte in questa grave emergenza lavorano come sempre
fianco a fianco, in stretto contatto e in sintonia, per garantire la salute di
tutti i cittadini, così come costituzionalmente previsto.
Dopo
aver analizzato minuziosamente l’ultimo decreto del presidente del Consiglio
dei ministri è chiaro, almeno a noi sindaci del Lecchese, che i motivi per cui
è ammesso lo spostamento sono tassativi e sono elencati nell’articolo 1 lettera
A e precisamente:
NECESSITA’
Lo
stato di necessità è normato dal codice penale e civile: “Lo stato di
necessità, contemplato dall’articolo 54 codice penale e dall’articolo 2045 del codice
civile come causa di esclusione dell’antigiuridicità della condotta, sussiste
quando la persona si trovi di fronte alla necessità di salvare sé o altri dal
pericolo attuale di un danno grave alla persona”
SALUTE - LAVORO -
VISITA AI CONGIUNTI
Il
medesimo Dpcm alla lettera F consente l’attività motoria non limitandone più lo
svolgimento nei pressi della propria abitazione.
Leggendo
in modo coordinato i due paragrafi dell’articolo 1 lo spostamento, inteso in
auto o con altro mezzo equivalente, per raggiungere un altro luogo per svolgere
attività motoria non è ricompreso.
I sindaci della provincia di Lecco
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