Ottobre 2019, lavori in corso in piazza IV Novembre a Lierna. |
Da Nunzio Marcelli e Marco Mauri, consiglieri di
minoranza di “Vivere Lierna”, riceviamo e pubblichiamo:
Dopo “corsi e ricorsi” al
Tar, 15mila euro già spesi e altri 17mila previsti per liti e contenziosi, il
16 aprile scorso il Comune decide di fare un ricorso al Consiglio di Stato a
seguito della sentenza del Tribunale
amministrativo regionale che ancora una volta dà ragione all’impresa che aveva
vinto la gara di appalto pubblica per il diritto di superficie di piazza IV
Novembre.
Breve nota: nel 2003, il consiglio
comunale di Lierna approvava la perizia di stima per la concessione del diritto
di superficie e l’utilizzo del sottosuolo di piazza IV Novembre e, dopo il
bando di asta pubblica e tanta burocrazia, la concessione del diritto di
superficie e l’utilizzo del sottosuolo venivano aggiudicati alla “Edil
Valmalenco” di Lanzada (Sondrio).
L’idea era di inserire il
progetto di riqualificazione della piazza e la realizzazione di box interrati
(per un totale di 45 posti auto) e bagni pubblici nella complessa e articolata
convenzione tra il Comune e i Padri clarettiani, proprietari dell’ex seminario clarettiano
(edificio di 28.000 metri cubi e area di proprietà di circa 30.000 metri
quadrati).
La convenzione prevedeva
la demolizione dell’ex seminario, la realizzazione di edifici e parcheggi
privati e spazi pubblici, l’acquisizione e la demolizione dell’edificio
antistante “Flokart” (6.000 metri cubi) e la realizzazione di soli due piani di
appartamenti convenzionati per giovani coppie e parcheggi esterni. Il tutto,
con l’impegno del privato di realizzare opere pubbliche (progettate e
preventivate) per un totale di circa 3 milioni di euro.
Nell’ottobre 2008, a
seguito della sfiducia al sindaco da parte dei consiglieri di minoranza (di
Lecco) e dei consiglieri di maggioranza Bonesatti e Dragoni (di Lierna), il
Comune veniva commissariato sino a maggio 2009.
Inizia il balletto dei
progetti fatti e rifatti, dei corsi e ricorsi al Tar, sino al ricorso al
Consiglio di Stato.
A distanza di 12 anni da
quel 2008 e di due Piani di governo del territorio costati circa 60 miliomi si
può dire che i liernesi hanno pagato a caro prezzo le decisioni di alcuni. Il
Seminario e la “Flokart” aspetteranno ancora e alcune opere programmate sono
state realizzate con soldi pubblici (circa 800mila euro, ad esempio il viale
davanti al municipio, il parcheggio in stazione, piazza IV novembre, la
pavimentazione della frazione di Sornico... e non con i soldi dei privati) e si
aspetta di capire chi dovrà rispondere e contabilizzare eventuali danni al “soggetto
titolare del diritto di quella superficie” utilizzata da altri con il progetto
da 464.900 euro, con i lavori iniziati il 16 settembre 2019, una variante in
corso d’opera da pagare e il Covid-19.
A distanza di 9 mesi
restiamo in attesa della fine dei lavori, ansiosi di vedere se sono stati spesi
bene i 20mila euro per la fontana del 1928 e gli oltre 20.000 euro per la
modernissima illuminazione al centro della piazza, tanto sole e pochi alberi,
15 posti auto in meno e il disco orario attivato da pochi giorni.
Esteticamente potrebbe
anche piacere, ma per i vincoli esistenti, la sua storia e la sua funzionalità,
nell’insieme, l’intera vicenda quanto ci
è costata?
I consiglieri
comunali di “Vivere Lierna” Nunzio Marcelli e Marco Mauri
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