Dai consiglieri di minoranza della lista civica “Vivere
Lierna” riceviamo e pubblichiamo:
Nel consiglio comunale a
porte chiuse del 3 marzo noi consiglieri di minoranza avevamo espresso e offerto
alla maggioranza la volontà di affrontare tutti insieme l’emergenza Covid-19.
Invece
la Giunta guidata dal sindaco Stefanoni e con il capogruppo Zucchi ha deciso di
escluderci, nonostante le minoranze rappresentino il 60% di chi ha votato alle
ultime elezioni comunali.
Stando
a casa abbiamo appreso del viavai di alcuni amministratori (nonostante l’invito
di restare in casa), di proclami e comunicati non ufficiali, di paternali un po’
oltre le righe che si scontrano con l’intelligenza della maggioranza dei nostri
concittadini, di ordinanze un po’ confuse e contraddittorie rispetto a quelle statali, regionali e prefettizie.
Fatti
concreti veramente pochi, se non gestire il bonus statale e il pacco alimentare
tramite l’assistente sociale (che ringraziamo), distribuire le generose offerte
di privati e aziende con l’aiuto della Protezione civile e degli alpini (a loro
volta da ringraziare).
In
altre parole anche in questa emergenza sono emersi i già noti limiti amministrativi
del sindaco e del capogruppo, confermando incapacità e quel fare di presunzione
mista ad arroganza che di fatto hanno negato l’aiuto di chi tendeva loro la
mano, in modo costruttivo e leale e scevri da qualsiasi intento politico fazioso
e nell’interesse di tutti i nostri concittadini.
Con
i 464.900 euro del progetto per i lavori di piazza IV Novembre (iniziati in
settembre, il parcheggio e il disco orario da sistemare e i tanti soldi per gli
avvocati da pagare), l’abbattimento delle piante a tutela dell’ambiente, è
arrivata anche la tanto attesa auto elettrica (attendiamo di conoscere i
costi/benefici sempre a tutela dell’ambiente e il regolamento per il suo utilizzo)
e dopo aver speso circa 60.000 euro per costruire e manutenere la casetta dell’acqua
ora la diamo in gestione ad altri.
Abbiamo
speso 30.000 euro per gli asfalti a Giussana e in via Manzoni, 20.000 per il
“supporto di assistenza turistica”, 15.000 per la segnaletica, altri 15.000 per
svuotare i cestini, 30.000 per le opere edili e altri soldi per altre cose,
ma occorre anche definire le priorità e
nell’emergenza che ci investe, con la pandemia che ci travolge, con gli aspetti
dolorosissimi per le famiglie colpite, le urgenze sono altre. Non si sa quanto
dovremo resistere in trincea e se poi dovesse durare più di quanto il nostro
ottimismo ci spinge a sperare?
Alle
550 mascherine regionali (circa una mascherina ogni quattro liernesi)
fortunatamente si sono aggiunte quelle offerte da privati cittadini e
associazioni, consentendo di distribuire una mascherina per ogni residente.
Considerato
il disagio che stiamo vivendo tutti e il dramma di chi è stato colpito più da
vicino, ci aspettavamo un piano e interventi secondo le priorità sociali che l’emergenza
impone: prima la salute e i dispositivi di protezione individuali per gli
adulti (obbligatori), poi le famiglie, le piccole realtà imprenditoriali che
necessitano di sgravi fiscali e aiuti immediati, contributi e buoni spesa per i cittadini, interventi a
sostegno e di ascolto degli anziani e dei soggetti deboli, interventi a favore
dei bambini, riduzioni delle tasse e
sollecitazioni a entità sovraccomunali per tamponi e test individuali.
A
oggi non si è visto nulla di tutto ciò, sempre che qualcosa non ci sia sfuggito
vista la scarsa propensione all’informazione comunale. Nel frattempo è notizia
dell’imminente arrivo di aiuti regionali per gli anni 2020-2021 a favore di
opere strutturali. Beninteso, ogni forma di contributo a fondo perduto è sempre
bene accetta, ma siamo perplessi per le finalità di tali misure. Infatti
prevedono opere necessarie di progetti, direttori dei lavori, consulenti,
disegni, parcelle, avvocati, burocrazia e poi soldi distribuiti in modo
discutibile. Esempio: il comune di Morterone con 33 residenti riceverà
3.030 euro per ogni residente, Lierna con 2.115 residenti 47 euro, Lecco ancora
meno e così via.
Oltre
alle iniziative regionali già in atto ci aspettavamo provvedimenti consistenti
e rapidi in difesa dei cittadini dal Covid-19 e successivamente per le altre
cose. Così come alcune ditte, privati e associazioni hanno già
fatto volontariamente la loro parte, anche il Comune deve finalmente dare un
segno concreto e non solamente distribuire quanto donano gli altri.
Meno
social, meno propaganda e più sostanza, destinando in aggiunta ai circa 12.000 euro
dello Stato per i soggetti con grosse difficoltà e per determinate spese
urgenti, l’addizionale Irpef comunale (143mila euro), anche una consistente
percentuale dell’avanzo di bilancio che abbiamo in banca (oltre 600 mila euro)
per quegli interventi sostanziali per la salute, per le famiglie, per i
bambini, la scuola, gli anziani, le piccole imprese, per spostare i tempi delle
tasse, imposte e balzelli vari, per le bollette, affitti, spese correnti e per
i cittadini bisognosi.
Però
bisogna avere un’idea, un vero programma anche a livello comunale e a nostro
modesto avviso erogare risorse per metterci in sicurezza dal Covid-19 e poi,
sperando nei farmaci, nell’arrivo del vaccino o nella fuga del corona virulento
penseremo a spendere soldi pubblici per progetti in cemento o per opere “riqualificanti”
di varia natura. Restando
ancora tutti a casa, attendiamo gli interventi e le risorse auspicate.
Nunzio Marcelli e Marco Mauri, consiglieri
della lista civica “Vivere Lierna”
Nessun commento:
Posta un commento