L’iniziativa,
denominata “Il bello dell’abitare a Villa Monastero: curiosità e arredo in una
dimora eclettica lariana”, vedrà la pubblicazione sul sito Internet di Villa Monastero e sui canali
social Facebook e Instagram di news, di schede
descrittive curate dal conservatore della stessa casa museo, Anna Ranzi, oltre che di varie foto delle sale.
L’intento
è ricordare al pubblico che Villa Monastero, conosciuta a livello
internazionale quale sede di prestigiosi convegni e da alcuni anni sede per
eventi privati di grande fascino e suggestione, ha una storia che inizia nel
Medioevo.
E’
infatti una dimora in stile eclettico dove ogni ambiente è pervaso dallo
spirito delle persone che vi hanno abitato nel corso dei secoli e hanno
impresso il loro stile e la loro personalità.
L’edificio
nasce come monastero femminile cistercense fondato alla fine del XIII secolo.
All’inizio del Seicento viene trasformato dalla famiglia valsassinese Mornico e
successivamente ristrutturato e decorato, tra il 1897 e il 1909, dal suo proprietario
tedesco Walter Kees.
Nel
1936 la villa viene donata al Consiglio nazionale delle ricerche per diventare
bene pubblico e museo per volere dell’allora proprietario, il naturalista
milanese Marco De Marchi. Nel 1940 viene aperto al pubblico il giardino e nel ‘53
viene creato il centro congressi. Nel 2009 l’intero compendio viene acquistato
dalla Provincia di Lecco, che la gestisce direttamente con interventi di
valorizzazione e promozione.
All’interno
di Villa Monastero nel 2003 è stata istituita e aperta al pubblico la raccolta
museale, costituita da 14 sale con decorazioni e arredamento originali. La casa
museo conserva inoltre la collezione di strumenti scientifici appartenuti a
Giovanni Polvani, che fu presidente della Società italiana di fisica e del
Consiglio nazionale delle ricerche.
“Con
questa iniziativa - spiega Anna Ranzi - la Provincia vuole accompagnare il
pubblico in un percorso di scoperta e approfondimento in vista della riapertura
del giardino botanico e della casa museo in totale sicurezza, che si auspica
possa avvenire quanto prima”.
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