Da sinistra Pasqualino Stropeni, Paola, Teresina Locatelli e Cristina oggi pomeriggio nella loro casa a Osio Sotto. |
Uscire
dall’incubo, dalla paura di non farcela. Vincere il coronavirus e prepararsi a
tornare alla vita di ogni giorno, quella di prima del contagio. Tornare a casa.
Per restarci, certo, almeno finché il Covid-19 sarà stato definitivamente
sconfitto e naturalmente fino a quando lo imporranno le restrizioni imposte
dalle autorità pubbliche e sanitarie.
Ricominciare
a vivere. E a sorridere. E’ la storia di Teresina Locatelli, che oggi
pomeriggio ha lasciato dopo quasi un mese il Policlinico “San Marco” di
Zingonia per tornare nella sua casa a Osio Sotto, in quella terra bergamasca
così duramente colpita dai contagi e messa a dura prova dalla pandemia.
Aveva
fatto sperare, un paio di settimane fa, quella foto che la ritraeva nel suo
letto d’ospedale accanto a Cristina, una delle sue tre figlie, infermiera in
quello stesso nosocomio. Le mani chiuse a pugno e i pollici sollevati a voler trasmettere, pur in giornate per loro così difficili, un
messaggio positivo. E di speranza.
Mamma
e figlia insieme per vincere la battaglia contro il nemico invisibile e infondere
coraggio innanzitutto a loro stesse ma anche a chi stava e sta tuttora
combattendo per guarire e per far sì che il Covid-19 possa essere, prima o poi,
soltanto un brutto ricordo.
Ma
la buona notizia non è soltanto il ritorno a casa di mamma Teresina, classe
1945, appartenente a una famiglia di Mandello Lario composta da nove tra
fratelli e sorelle. No, non è solo la conferma che lei ha definitivamente
intrapreso la via della guarigione. Suo marito Pasqualino Stropeni, ex
canottiere della “Moto Guzzi” e un passato da dipendente della Casa
motociclistica dell’Aquila, e Paola, la figlia secondogenita (Cristina è la
maggiore, la terza è Francesca) sono stati a loro volta sottoposti al tampone e
per loro l’esito è stato negativo.
“E’
stanca e soffre, la mamma, ma è tosta e non si arrenderà. Lotta ogni giorno per
respirare ma ne uscirà”, aveva affermato Cristina nelle settimane più difficili
della malattia. E’ passato quasi un mese, si è detto, dal giorno del ricovero e
Teresina Locatelli è di nuovo nella sua casa. Sì, è andato tutto bene. E questa
volta lo slogan che fin dall’inizio dell’emergenza sta scandendo le nostre
giornate non c’entra, o per meglio dire per la famiglia Stropeni non è più
semplicemente un auspicio ma una meravigliosa realtà.
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