E’
emergenza coronavirus e la squadra di Protezione civile della sezione di Lecco delle
penne nere si trova a Bergamo per operare in supporto all’ospedale
da campo allestito nel capoluogo orobico dall’Ana nazionale.
Capocampo
è Alessandro Caretti, mentre la squadra è coordinata da Dino Sala, consigliere
della sezione Ana di Lecco e membro del gruppo Alpini di Brivio, per la prima
volta in missione con questo incarico.
“In
questa situazione di emergenza la nostra squadra sta operando compatta - spiega
Sala - I volontari hanno familiarizzato con quelli delle altre sezioni e stanno
lavorando con grande impegno. Le mansioni sono diverse, se vogliamo semplici in
tempi normali ma rese molto impegnative dai protocolli di sicurezza dettati da
questa emergenza. In queste settimane ci stiamo occupando del servizio
principale di navetta tra l’ospedale da campo, situato in zona Fiera, e l’ospedale
“Papa Giovanni XXIII” per il trasporto di provette da analizzare, per eventuali
urgenze, e per il trasporto e la consegna su richiesta di materiale medico. In
un’occasione ci siamo anche recati ad Alzano Lombardo per il ritiro di un
farmaco urgente”.
|
Oscar Ongania, del gruppo Ana di Mandello. |
Ma
non finisce qui. “Un altro servizio svolto - spiega sempre il caposquadra - è
quello relativo alla cucina e alla mensa. Il cuoco e i suoi aiuti gestiscono la
preparazione dei pasti con una vasta scelta di piatti, a mio dire di alta
qualità. Gli addetti alla mensa si
occupano dello scodellamento: tra pranzi, cene e asporto per chi è di turno
presso l’ospedale da campo servono circa 110-120 persone al giorno. Terminata
la somministrazione dei pasti si procede con la pulizia e la sanificazione del
locale mensa, di tavoli, panche e scaldavivande. Di sera, invece, si provvede
alla preparazione della colazione che è a self service. Giornalmente avviene il
ripristino delle vettovaglie e l’approvvigionamento di acqua e bevande”.
|
Dino Sala, caposquadra. |
Continua
Dino Sala: “A ciò si aggiungono i turni all’entrata all’ospedale da campo: in
questo caso nostro compito è fermare ogni mezzo che transita, controllare la
temperatura all’autista, registrare nome e cognome, provenienza documenti e
bolle di consegna. Siamo sempre in contatto radio con la sala operativa per
qualsiasi problematica. Quando arriva un familiare del paziente che viene
dimesso avvisiamo la centrale, che manda un incaricato che lo scorta. Non è consentito
entrare a nessuno di noi. Dobbiamo portare costantemente guanti e mascherina
e sanificare spesso le mani. I turni sono di sei ore nell’arco della giornata”.
|
Roberto Spreafico (Ana di Cassago Brianza). |
A
Bergamo, con il caposquadra Dino Sala sono impegnati i volontari Anselmo
Boffelli del gruppo Viganò, Emanuela Nasazzi e Guido Barindelli del gruppo di
Esino Lario, Luca Tagliaferri del gruppo di Ballabio, Oscar Ongania del gruppo di
Mandello, Riccardo Tantardini del gruppo di Introbio, Marco Mainetti del gruppo
di Varenna e Roberto Spreafico del gruppo di Cassago Brianza, che opera come
responsabile TLC.
“Sono
orgoglioso dei miei alpini - dichiara il presidente sezionale, Marco Magni - di
coloro che sono a Bergamo, di coloro che operano nei Coc comunali, di tutte le
mie penne nere, anche di quelle che fanno il loro dovere a casa”. “E per un alpino
- conclude Magni - non è facile stare a casa”.
|
Dino Sala in mensa. |
|
Guido Barindelli (gruppo Ana di Esino Lario). |
|
Luca Tagliaferri (gruppo Ana di Ballabio). |
|
Marco Mainetti (Ana Varenna). |
|
Riccardo Tantardini (Ana Introbio). |
|
Aldo Moruzzi |
Nessun commento:
Posta un commento