Giovanni Pala, per lunghi anni volontario del Soccorso degli alpini di Mandello. |
“Sempre disponibile, solare, pronto a dare un consiglio a chiunque lo chiedesse - aggiunge Alippi - ma potrei trovare molte altre parole per descriverti. Allora le sintetizzo in una sola frase: eri una bellissima persona! Un grande abbraccio, amico mio”.
Numerose
le attestazioni di stima e le espressioni di cordoglio inviate in queste ore
alla moglie Vanda. Molte appartengono proprio a chi è stato o è tuttora vicino
al “pronto intervento” mandellese, di cui Pala era stato tra i primi volontari,
prestando la sua opera fin verso il 2010.
“Quanti
turni e quanti insegnamenti, con tanta passione e umiltà”, ha postato uno di
loro. E un altro: “Ricordo i primi anni in Protezione civile e poi le tante
immersioni insieme all’Elba…”. Era infatti
anche un bravo sommozzatore, Pala, esempio di entusiasmo per i più giovani e
persona di giudizio e di equilibrata saggezza.
“Ho
amato il Soccorso grazie a te - ha scritto un’altra volontaria - e alla tua
presenza ammirevole, sempre con allegria”. E ancora: “Ciao, istruttore della forza
dell’amore…”.
Oltre
ad aver fatto parte della “famiglia” del Soccorso degli alpini, Giovanni Pala
era stato anche donatore di sangue e in quanto tale molto vicino alla sezione
avisina mandellese.
Era
poi un grande amante della bicicletta e fino ad alcuni anni fa era sua
abitudine percorrere ogni giorno parecchi chilometri in sella alla sua “due ruote”,
alternati a lunghe nuotate in piscina.
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