Il consiglio comunale dei ragazzi di Mandello lo scorso fine gennaio in occasione della seduta di insediamento. |
di Claudio Bottagisi
E’
certamente casuale, ma la diffusione del coronavirus è iniziata proprio nei
giorni in cui il consiglio comunale dei ragazzi, eletto poco più di due mesi fa,
si era riunito a Mandello “a porte chiuse” per discutere su una serie di
proposte da formulare alcune all’amministrazione comunale altre all’istituto
scolastico “Alessandro Volta”.
Era
la fine di febbraio e a presiedere la seduta, che si era svolta alla presenza
di tutti i consiglieri eletti, era stato il sindaco dei ragazzi, Riccardo
Manzini.
Si
era innanzitutto parlato dell’esigenza di disporre di nuove attrezzature
scolastiche: dalle lavagne di ardesia in sostituzione di quelle bianche all’applicazione
di valvole termostatiche per regolare la temperatura dei caloriferi nelle
classi, dalla riparazione (o sostituzione) di determinati attrezzi in palestra ai
muri delle aule da ridipingere, dall’utilizzo con maggior frequenza degli spazi
comuni all’idea di chiedere agli alunni di terza media di donare a fine anno il
loro materiale scolastico affinché diventi di uso comune dell’istituto.
Era
anche stata avanzata la proposta di installare depuratori d’acqua sui rubinetti
o, in alternativa, di pensare a collocare una fontana che consenta ai ragazzi
di accedere comodamente all’acqua potabile ed era stato suggerito di regalare un
bottiglia di vetro con il logo della scuola a ogni alunno per indurre le
famiglie a rifornirsi alle casette dell’acqua presenti sul territorio comunale.
Si
era parlato poi della proposta di sostituzione dei libri di testo con l’utilizzo
di tablet e dispositivi elettronici ed era stata chiesta l’organizzazione di
una giornata ecologica per sensibilizzare l’opinione pubblica in materia di raccolta
differenziata dei rifiuti. Era anche stato individuato il periodo in cui
avrebbe potuto svolgersi - il 24 aprile o preferibilmente a fine maggio, così
da avere il tempo di organizzarla al meglio - ed era stata chiesta la collaborazione tanto
della pubblica amministrazione come della scuola, oltre che di enti quali il
gruppo comunale di Protezione civile, Silea e Legambiente.
Proprio
a quell’iniziativa era stato destinato il budget di 1.000 euro a disposizione
del consiglio comunale dei ragazzi. “In caso di avanzo monetario - era stato
specificato - verrà preso in considerazione l’acquisto delle bottiglie di vetro
con il logo dell’istituto da destinare dalle famiglie degli alunni”.
Riccardo Manzini, sindaco dei ragazzi. |
A
quella seduta consiliare erano seguiti l’aggravarsi dell’emergenza sanitaria e
il provvedimento assunto a livello nazionale di chiusura temporanea delle scuole
di ogni ordine e grado, oltre alle varie misure adottate (tra le altre il
distanziamento sociale), poi come noto procrastinate e tuttora in vigore.
Inevitabile,
a quel punto, l’impossibilità di organizzare la giornata ecologica. Ecco allora
l’idea del sindaco Riccardo Manzini, alunno di II B, e dei suoi consiglieri,
ufficializzata il 18 marzo e comunicata nei giorni successivi al Comune,
all’associazione “Fuoriclasse” e all’Istituto comprensivo “Alessandro Volta”:
devolvere l’intero budget di 1.000 euro alla Fondazione comunitaria del
Lecchese per la raccolta fondi “Aiutiamoci” a sostegno dei presìdi ospedalieri
di Lecco e Merate.
“Ci
sembra importante in questo momento - scriveva Manzini nella sua comunicazione
- poter contribuire al sostegno del servizio sanitario del nostro territorio,
messo a così dura prova”.
Detto
e fatto. Mercoledì 1° aprile la giunta comunale ha deliberato l’attribuzione
della somma di 1.000 euro alla “Fondazione” secondo quanto chiesto
espressamente dal consiglio comunale dei ragazzi. Indubbiamente un gesto
significativo. E un bel messaggio anche per gli adulti.
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