Domenica
prossima 26 aprile, alle ore 9, nella Basilica di San Nicolò a Lecco verrà
celebrata una messa a suffragio delle vittime dell’amianto. La celebrazione
eucaristica sarà trasmessa in diretta streaming su “Unica Tv” e da “Lecco Fm” e
sulla pagina Facebook https://m.facebook.com/gruppoaiutomesotelioma.org. Durante la celebrazione verrà letta la preghiera delle vittime dell’amianto.
Martedì
28 è poi la Giornata mondiale delle vittime dell’amianto e sul sito dell’associazione
(www.gruppoaiutomesotelioma.org), sul canale YouTube,
dalle 8 alle 21 verranno pubblicati video di musicisti, scrittori, artisti e anche
di cittadini lecchesi che hanno voluto rendere omaggio alle vittime
dell’amianto e del Covid-19.
L’associazione
Gam intende così essere vicina a tutte le persone e alle famiglie che hanno
sofferto e ancora stanno lottando ogni giorno contro due nemici invisibili.
Cinzia Manzoni, presidente del Gruppo aiuto mesotelioma. |
Sempre
martedì 28 aprile a Lecco verrà deposto un omaggio floreale al monumento alle vittime
dell’amianto posto nell’aiuola in piazza Manzoni, dove l’anno scorso è stata
anche collocata una pianta di Davidia involucrata (cosiddetto “albero dei
fazzoletti”), Premio "Eternot 2019" riconosciuto alla presidente del Gam, Cinzia
Manzoni, proveniente dal vivaio "Eternot" di Casale Monferrato come omaggio alla
lotta all’amianto. Un monumento vivente che il Gam ha donato alla città di
Lecco.
“Ricordiamo
che tra il 2000 e il 2017 - spiega Cinzia Manzoni - in provincia di Lecco sono
stati 187 i casi di mesotelioma certo e probabile, malattia causata dell’esposizione
all’amianto e per la quale non si conosce
una cura”.
“Tra
il 2012 e il 2015 - aggiunge - si sono registrati ben 64 casi, con un picco
raggiunto nel 2015 di 20 cittadini segnalati nella sola provincia lecchese e
che al momento del ricovero hanno avuto una diagnosi di mesotelioma. Non sono state
riportate le altre patologie asbesto correlate e inoltre sappiamo che questi
dati sono sottostimati. L’amianto è stato messo al bando nel 1992, ma i dati
confermano che ci si continua ad ammalare. Il mesotelioma può comparire infatti
anche decine di anni dopo aver respirato l’asbesto”.
I dati lombardi
nel periodo 2000-2017
Riportiamo
i numeri contenuti nel rapporto sull’attività 2017 del Registro mesoteliomi
della regione.
In
Lombardia tra il 2000 e il 2017 sono stati segnalati 11.213 “casi sospetti”
(tra le segnalazioni pervenute alcune riguardano soggetti la cui diagnosi è
stata effettuata in anni precedenti o soggetti non residenti in Lombardia).
Il
numero di casi per i quali la raccolta delle informazioni è stata completata e
la valutazione della diagnosi e dell’esposizione è stata portata a termine è di
7.267.
Di questi, 5.981 casi sono stati confermati come mesotelioma. La diagnosi di mesotelioma maligno è stata considerata certa per 4.809 (66,2%), probabile per 468 (6,4%) e possibile per 704 (9,7%).
Di questi, 5.981 casi sono stati confermati come mesotelioma. La diagnosi di mesotelioma maligno è stata considerata certa per 4.809 (66,2%), probabile per 468 (6,4%) e possibile per 704 (9,7%).
L’esposizione
all’amianto è risultata essere avvenuta in ambito professionale in 3.233 casi,
pari al 64,7%. E’ stata riconosciuta un’esposizione di tipo familiare
(convivenza con soggetti professionalmente esposti ad amianto) in 93 casi
(1,9%), ambientale in 169 casi (3,4%) ed extralavorativa (legata ad attività
svolte nel tempo libero) in 111 casi (2,2%).
L’esposizione
di 1.324 persone (26,5%) è stata definita come ignota e per 40 casi non è stato
possibile giungere a una classificazione dell’esposizione.
Il
“Gruppo aiuto mesotelioma” di Lecco, associazione che raggruppa i familiari
delle vittime dell’amianto, continuerà a lottare affinché dal territorio venga completamente
rimossa ogni fibra di amianto.
Un
aiuto arriverà anche dal consiglio comunale di Lecco, che ha di recente approvato
uno stanziamento di 50.000 euro per incentivare la cittadinanza alla rimozione
dell’amianto in città.
In
occasione dell’emergenza coronavirus il Gam ha donato da subito gel lavamani e
mascherine alle Rsa, agli hospice e agli ospedali minori, ma chi vuole
continuare a donare può farlo attraverso bonifico bancario INTESA SAN PAOLO - IBAN IT93
D030 690 960 610 00001 40697, oppure
contattando il gruppo al numero 329-09.15.734.
Ancora una volta una iniziativa importante del "Gruppo aiuto mesotelioma", che mi onoro di conoscere.
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