Sul “caso Corenno Plinio”
riceviamo e pubblichiamo dal gruppo consiliare di minoranza “Insieme per Dervio”:
Il
consiglio comunale convocato il sabato di Pasqua ha approvato l’istituzione del
ticket per accedere a Corenno, con un regolamento che costituisce un grande
pasticcio dal punto di vista procedurale e legale, presentando anche possibili
profili anticostituzionali, oltre a esporre il Comune al rischio di ricorsi.
Ma
andiamo con ordine. Il 13 marzo, nonostante l’emergenza coronavirus, il
sindaco, con un’originale interpretazione delle priorità del Comune, aveva
convocato una commissione in municipio per discutere tale regolamento, poi
trasformata in un incontro a distanza soltanto dopo le proteste della
minoranza.
In
tale occasione era stato presentato un regolamento di nove articoli a cui la
minoranza aveva fatto diverse osservazioni, senza ricevere risposte.
In
consiglio comunale è invece approdata una nuova versione in cui gli articoli
sono diventati 7 (anzi 6 perché, per non farsi mancare nulla, un articolo viene
soltanto elencato nell’indice, per poi non essere più citato nel testo).
I
tre articoli “dimenticati” riguardano le modalità di autorizzazione e di
versamento, di riscossione coattiva e di eventuale rimborso: niente male per
essere un regolamento che istituisce un nuovo tributo, dato che mancano alcuni
tra i suoi elementi fondamentali.
Inoltre
le autorizzazioni per qualsiasi iniziativa a Corenno vengono lasciate a sindaco
e vicesindaco, che potranno decidere in modo discrezionale chi possa effettuare
una qualsiasi attività, se debba avvenire a pagamento e per quale importo,
stabilendolo ogni volta con un’apposita delibera di Giunta che, oltre a portare
un inutile sovraccarico agli uffici, senza un “tariffario” e un regolamento
prestabilito rischia di far nascere possibili clientelismi politici.
Purtroppo
non è finita qui. In un’altra delibera, questa volta della Giunta, c’è una
frase che affossa qualsiasi velleità del ticket: “Verranno esentati tutti
coloro che, per recarsi in luoghi pubblici o privati, debbano necessariamente
attraversare Corenno”.
La
domanda sorge allora spontanea: chi mai attraverserà Corenno per motivi diversi
da quello di recarsi in luoghi pubblici o privati? Ovviamente nessuno, perché
in qualsiasi posto del mondo si va per accedere a luoghi pubblici o privati. E
quindi chi dovrebbe pagare il ticket, secondo le regole fissate dal Comune
stesso? Nessuno!
Quando
un turista si avvicinerà alla famosa biglietteria in piazza (già pagata dai derviesi,
che sarà aperta solo in determinati giorni, ore e mesi dell’anno e non sarà in
grado di “sorvegliare” tutti e 4 gli accessi alle “scalotte” di Corenno), per
correttezza dovrebbe essere informato di quanto preveda il regolamento del
ticket, e capirà subito di poter evitare di pagare alcunché.
Non
vogliamo neppure pensare che il Comune di Dervio voglia far pagare il ticket a ignari
turisti dopo aver deliberato la possibilità di concedere loro l’esenzione: più
prosaicamente questo ticket, già strombazzato ai quattro venti, si sta
trasformando in una tassa sui polli, intesi come gli unici che lo pagheranno
pur avendo la possibilità di esserne esentati.
A
nulla sono valse le rimostranze della minoranza per evidenziare così tante
imprecisioni e contraddizioni: lo stesso segretario comunale ha detto che il
regolamento ha necessità di modifiche e perfino l’assessore esterno della
Giunta, forse meno legato agli obblighi di maggioranza, ha ammesso che sul
regolamento ci saranno problemi giuridici.
Forse
mai era arrivata in Consiglio a Dervio una delibera tanto raffazzonata nella
forma e contraddittoria nei contenuti: per essere uno dei provvedimenti su cui
la maggioranza ha dichiaratamente puntato di più, davvero niente male!
Ma
quello che dovrebbe preoccupare maggiormente i derviesi è il fatto che una
proposta di questo tipo si presterà facilmente a ogni tipo di ricorsi, che poi
impegneranno personale e soldi comunali, quindi dei derviesi stessi, che alla
fine, dopo aver già pagato la biglietteria, si troveranno a essere gli unici a
pagare davvero anche il biglietto per Corenno. Ma la maggioranza non ha voluto
saperne e ha testardamente approvato il regolamento.
Gruppo
consiliare di minoranza “Insieme per Dervio”
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