La mandellese Maria Carizzoni. |
Scrivere per passione. Già, una passione magari coltivata da anni e rafforzata dalla frequentazione di un corso tenuto da un maestro di scrittura creativa, nello specifico quello proposto allo Spi Cgil di Lecco da Enrico Ernst.
Scrivere per “celebrare” appunto con un proprio testo
la Giornata internazionale della poesia che si tiene ogni anno il 21 marzo,
primo giorno di primavera, e che in questo 2020 ha assunto un significato decisamente
particolare.
Scrivere raccogliendo un invito, quello del Comune e
della Biblioteca di Valgreghentino, che proprio in concomitanza con quella ricorrenza
- e in piena emergenza - avevano sollecitato gli abitanti a “liberare” rime e
parole e a farle… fiorire.
Scrivere per poi condividere quel testo, che è poesia,
con le amiche del “progetto Creem” che si propone, attraverso la formazione di
un coro “a stress zero”, di creare armonia e di restituire al canto la funzione
primaria di autoguarigione.
Scrivere, non da ultimo, per sostenere (dopo averne
apprezzato l’intento) la proposta formulata da Grazia Scurria, consigliere
comunale a Mandello, di mettersi davanti al pc o, meglio, a un foglio di carta
e scrivere i nostri pensieri, le nostre speranze, le nostre paure e i nostri
desideri, aspettando il giorno in cui potremo tornare tutti a una vita “normale”.
Semplicemente scrivere, come ha fatto Maria Carizzoni,
mandellese, che ha affidato le proprie sensazioni e le proprie aspettative al significativo
testo che di seguito pubblichiamo:
Io sarò diversa, noi saremo diversi
“Io sarò diversa, dopo questa scossa che si allarga e rimbalza. Io sarò
diversa, non so come ma ne sono sicura.
Guardo il buio di oggi che mi invade e mi squassa. Penso al giallo di
domani, alla luce che intravvedo, di un sole al quale mi esporrò e ci esporremo
appagata.
Io sarò diversa dopo questo fermo obbligato. Io sarò diversa, lo sento, lo
capisco.
Guardo le strade vuote e i cani, scusa per un giretto strappato.
Penso al turchese del mare che ancora potrò e potremo raggiungere.
Io sarò diversa dopo questo viaggio nella mia solitudine. Io sarò diversa,
lo saranno il tempo e i modi.
Sento il silenzio e pochi, pochi rumori ben distinti.
Penso al verde dei prati al di fuori del mio paese.
Io sarò diversa dopo queste giornate così uguali. Io sarò diversa, lo
saranno i ritmi e le velocità.
Sento i trilli continui di un cellulare che misura le relazioni costruite.
Penso all’arancio delle albicocche che acquisterò e acquisteremo senza
code.
Io sarò diversa dopo questo improvviso cambio di vita. Io sarò diversa, lo
saranno i pensieri e i progetti.
Ascolto un corpo stancato dalle posizioni spesso uguali.
Penso al rosso degli ibiscus di una vacanza apprezzata.
Io sarò diversa, noi saremo diversi. E andrà tutto bene”.
solare. come sei sempre tu!
RispondiEliminaMolto insistente l' IO SARÒ (Anafora/Ripetizione in base agli accapo nei versi)... mette ansia e non aiuta a star tranquilli; bisogna pensare ad adesso.
RispondiEliminaIl andrà tutto bene messo alla fine non sorbe l' effetto sperato.
Ps. Dovresti pensare al tuo IO: il NOI lascialo a noi (gioco di parole involontario); credo la poesia sia una cosa complessa: più intima che pubblica.
Scrivo anche io... sono classicista; però (globalmente) apprezzo il tuo scrivere
Il nostro stile di scrittura è simile.
Anch'io ho registrato le mie sensazioni in questi giorni difficili. Le mie più che poesie sono frasi brevi, assonanti tra loro. Ricorro spesso alle metafore ma le sensazioni, le immagini che fanno pensare a un paradiso perduto non sono dissimili dalle tue.
RispondiEliminaEspressiva di .
RispondiEliminaUn po' ripetitiva.
Non saremo diversi affatto
RispondiEliminaSaremo i cinici e gli egoisti di sempre
Senza aver imparato nessuna lezione