Il maestro Angelo Sormani, direttore della Insubria Wind Orchestra. |
“Con questo Cd - osserva proprio il maestro Sormani - la Iwo vuol lasciare semplici tracce e significativi ricordi e trasmettere almeno una parte di quelle grandi emozioni che hanno caratterizzato il percorso di questi primi dieci anni di attività”.
Si deve in effetti a lui l’idea di costituire questa
orchestra avvalendosi dell’apporto e della collaborazione non soltanto di
validi musicisti ma prima ancora, verrebbe da dire, di un gruppo di veri amici che
ne condivisero gli obiettivi.
Tutto nacque da una scommessa culturale, ossia trasformare piacevolezza e
partecipazione musicale in concerti prestigiosi, nel segno della condivisione tra coloro i quali hanno dato avvio al progetto e ancora oggi, appunto a
distanza di dieci anni, ne coltivano la crescita, con la musica e l’amicizia
a fare da denominatore comune.
L’entusiasmo della Iwo è in effetti contagioso. E coinvolgente. In questi
anni sono stati proposti concerti a un pubblico sempre più partecipe e
interessato. “Il desiderio di trasmettere al maggior numero possibile di persone
la nostra “febbre” musicale - dicono all’unisono i componenti dell’orchestra -
si è dimostrato vincente e conferma che le orchestre amatoriali di fiati possono
ambire a livelli esecutivi professionali”.
Va detto che tutti i musicisti
provengono da realtà bandistiche del territorio, all’interno delle quali
continuano a sentirsi motivati ma affiancando un nuovo impegno nello studio di
un repertorio di maggior complessità musicale e culturale.
La mission della Insubria Wind Orchestra è in effetti sempre stata quella
di valorizzare le risorse umane nelle bande musicali, di attrarre e promuovere
nuovi talenti e di collaborare con enti e associazioni di rilievo in ambito
musicale, oltre a organizzare master class e concerti allo scopo di promuovere
importanti momenti di crescita artistica.
Tra i progetti attuati in questi
anni dalla Iwo vanno ricordati la collaborazione con il solista Marco Pierobon,
concretizzatasi con la registrazione del Cd “Made in Italy” (con prime
registrazioni mondiali), e i concerti tenuti al Conservatorio di Santa Cecilia
a Roma e al Castello Sforzesco di Milano. Da segnalare altresì la
collaborazione con il maestro Lorenzo Pusceddu, oltre a numerosi impegni
artistici volti a valorizzare e a sensibilizzare culturalmente il territorio delle
province di Como, Lecco, Varese e Milano.
In occasione del decennale dell’orchestra, il sassofonista Marco Proserpio
ha scritto la significativa lettera che di seguito pubblichiamo, indirizzata al
maestro Angelo Sormani:
“Ci sono persone che si arrendono.
Fino a quando sono giovani, si lasciano trasportare dai loro sogni. Poi però,
di fronte alle difficoltà della vita, si lasciano fermare dalla rassegnazione. Ma,
grazie al cielo, ci sono anche persone che non si arrendono. Coltivano i loro
sogni come fossero piante delicate. Li innaffiano ogni giorno con il sorriso,
con la pazienza. Perché in un mondo popolato da gente che non sorride più, ci
sono ancora persone che sanno sognare. E fanno sogni bellissimi. Perché la loro
passione ha un nome che da solo può riempire la vita. Questo nome è “musica”.
La musica sa essere tutto ciò di cui
un essere umano ha bisogno. Sa essere cielo,
vento, sole, stelle. La musica sa essere tormento, malinconia. Ma sa
essere anche gioia, gratitudine.
Chi ama la musica sa riconoscere
tutta la bellezza che il mondo può donare. Ha sul volto un sorriso che può
diventare una piccola luce anche per altre persone. Tu, Angelo, hai saputo fare
questo. Hai sempre creduto nella musica e ci hai insegnato ad amarla, prima
ancora che a suonarla. Ci hai insegnato che ogni nota può essere una piccola
carezza che sentiamo sulla pelle.
Ti ricordi quando ci hai proposto di
creare un’orchestra? Avevi negli occhi l’energia, l’entusiasmo di chi ci crede
davvero. Per questo non abbiamo potuto dirti di no. Perché abbiamo visto,
abbiamo capito che tu ci credevi. E allora ci abbiamo creduto anche noi.
Ognuno di noi aveva già un sacco di
impegni: qualcuno suonava già in altre bande musicali, qualcuno doveva fare i
conti con orari di lavoro sfiancanti. Ma il tuo sorriso ha piegato ogni resistenza,
ha messo a tacere ogni dubbio. E’ nata l’Insubria Wind Orchestra, l’orchestra a
fiati dell’Insubria.
Le prime prove, i primi pezzi, i
primi concerti. Non è sempre stato facile. Ma abbiamo saputo camminare insieme,
nella stessa direzione. Quella che ci hai indicato tu. Con la tua bacchetta e
il tuo sorriso.
Oggi il nostro piccolo grande sogno
compie dieci anni. E noi, i musicisti della tua, della nostra orchestra,
vogliamo dirti grazie. Perché ci hai creduto. Perché ci aiuti a trovare ogni
volta il meglio di noi. Ci aiuti ad amare la musica ogni giorno di più.
Vogliamo dirti grazie, caro Angelo,
perché sei il compositore più simpatico che abbiamo mai conosciuto, il maestro
più delicato che ci abbia mai diretto. Un amico vero.
Purtroppo questo maledetto virus ha
messo a tacere la nostra musica. Ma sappiamo che la tua bacchetta presto
tornerà a guidarci. La tua, la nostra avventura continuerà. E i nostri strumenti
riprenderanno a comunicare, a parlare la lingua più bella del mondo: quella
della felicità.
Grazie, Angelo, per averci regalato
una piccola, grande fiaba. Un piccolo, grande sogno che si chiama... musica”.
Buon
compleanno, Insubria Wind Orchestra!
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