Massimo Bozino, morto all'età di 82 anni. Era presidente dell'Auser di Dervio. |
Dopo una brillante carriera nel sindacato, aveva deciso di dedicare il tempo libero alle opere di volontariato, impegnandosi in una serie di realtà benefiche a partire dalla comunità terapeutico-riabilitativa “Il Gabbiano” di Olgiasca di Colico.
Proprio
grazie al suo desiderio di aiutare gli altri era nata la sezione Auser di
Dervio, che Bozino ha saputo costruire e far crescere con umiltà e spirito
inesauribile.
“Massimo
aveva la capacità di parlare con tutti - così lo ricorda il presidente
dell’Auser provinciale, Claudio Dossi - Mettersi al servizio della comunità lo
appagava ed era sempre pronto a rispondere alla chiamata dei più fragili”.
“Rappresentava
pienamente lo spirito e i valori della nostra associazione - aggiunge - e non appena
ve ne sarà l’opportunità faremo in modo di ricordarlo come avrebbe meritato.
Alla sua compagna Paola, lei pure volontaria Auser, vanno la nostra vicinanza e
il nostro abbraccio”.
Nel
frattempo l’Auser si prepara a riaprire in sicurezza le proprie sedi.
L’associazione sta dotando di paratie trasparenti i propri uffici, sia quelli
centrali di Lecco sia quelli territoriali, in modo da limitare i contatti tra
personale e volontari durante i colloqui. Barriere verranno installate anche
nelle vetture utilizzate per i trasporti, così da impedire possibili contagi
tra autisti e passeggeri. Ciò consentirà una graduale ripresa degli accompagnamenti
verso gli ospedali.
Queste
misure si aggiungono alle mascherine e ai guanti già in uso ai volontari. Un ringraziamento
va alla Fondazione comunitaria del Lecchese, che tramite la raccolta fondi “Aiutiamoci”
sosterrà l’acquisto degli strumenti di protezione nelle auto e la sanificazione
dei mezzi tramite un apposito macchinario.
Fin
dall’inizio dell’emergenza Covid-19 l’Auser provinciale lecchese si era attivata,
come altre realtà del terzo settore, per offrire il proprio apporto alla collettività.
Grazie ai suoi volontari e alle decine di ragazze e ragazzi che hanno offerto
la loro disponibilità, l’associazione sta effettuando sul territorio numerosi
servizi per le persone più fragili e in difficoltà, anziani ma non solo:
telefonate sociali, recapito di farmaci, tablet e libri, e soprattutto la consegna
a domicilio della spesa.
E’
del resto un ruolo importante, quello delle grandi reti associative di
volontariato, riconosciuto anche dalla Regione Lombardia. L’assessore alle
Politiche sociali, Stefano Bolognini, su richiesta proprio dell’Auser, ha di
recente invitato le ATS a “sviluppare e consolidare il coinvolgimento
nell’attività di programmazione di iniziative a sostegno della ripresa
progressiva della vita ordinaria dopo l’emergenza Covid-19 delle reti
strutturate riguardanti le realtà di volontariato e di terzo settore”. L’Auser
provinciale accetta la sfida. Con una lettera l’associazione ha chiesto all’ATS
Brianza, al Distretto socio-sanitario, agli Ambiti territoriali e agli Uffici
di piano di poter portare il proprio contributo alle cabine di regìa per la
definizione delle politiche sociali nei territori.
“Il
volontariato che quotidianamente esprime tutto il suo impegno e il suo aiuto
verso la comunità non può essere chiamato soltanto a sopperire alle carenze del
sistema sociale e socio-sanitario -
spiega il presidente Dossi - ma deve poter dire anche la sua, portando ai
tavoli territoriali quelle domande e quei bisogni che nascono dal territorio”.
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