Giuseppe Mainetti, morto all'età di 83 anni. |
(C.Bott.) Aveva 83 anni e da mercoledì scorso era
in ospedale a Lecco. Giuseppe Mainetti, per tutti “Peppino”, doveva vincere -
lui come tanti - la terribile battaglia contro il coronavirus. E non ce l’ha
fatta.
Così
Abbadia Lariana piange ora uno tra i primi volontari del gruppo comunale di
Protezione civile, costituito a metà anni Novanta e in seguito intitolato a don
Battista Cossali, il sacerdote nativo proprio di Abbadia che svolse per lunghi
anni il suo ministero anche in terra di missione.
“Di
lui non potremo dimenticare la disponibilità e il suo spirito di servizio -
così lo ricordano gli amici della Protezione civile - oltre al grande
attaccamento al nostro gruppo. Era prodigo di consigli e sapeva far valere la
sua esperienza, al punto che tutti noi lo chiamavamo “maestro” per il rispetto
che gli era dovuto e senza alcuna ironia”.
“Sono
onorato di essere stato un suo allievo - dice Roberto Gandin, fino allo scorso
anno coordinatore del gruppo comunale e ora vicesindaco di Abbadia - e non dimenticherò
gli insegnamenti di Peppino e il suo essere sempre positivo. Sì, rimarrà un
esempio per tutti quelli che l’hanno conosciuto”.
Peppino
Mainetti lascia la moglie Angela e le figlie Patrizia e Orietta. A loro va
idealmente l’abbraccio della comunità di Abbadia Lariana.
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