(C.Bott.) “In questo momento stiamo attraversando
un tunnel molto scuro: nero! E non sappiamo quanti chilometri è lungo. Tutti
dicono che insieme ce la faremo…”. E ancora: “L’augurio che faccio a voi, a me
e a noi suore è quello di credere che comunque siamo nelle mani di Dio, che Lui
non ci abbandona e che, anche se non ci toglierà la croce, ci darà la forza per
portarla. Sosteniamoci dunque a vicenda e insieme ce la faremo!”.
Sono
due passaggi della lettera che suor Giovanna Morstabilini, dirigente scolastico
dell’Istituto Santa Giovanna Antida di Mandello, indirizza ai genitori di tutti
gli alunni. “Quanto stiamo vivendo in queste settimane - premette - mi
sollecita a mandarvi un saluto e un incoraggiamento. Trovare le parole per
incoraggiarvi in questo momento non mi è facile, ma sento che è mio dovere
farlo in nome della fraternità che abbiamo creato all’interno della scuola e
del comune impegno che abbiamo assunto nella formazione e nella crescita dei
vostri figli”.
“In
questi giorni - aggiunge - rivedo nella mia mente i volti di tutti gli
alunni e sento le loro voci. Ma il
pensiero va soprattutto a voi, padri e madri, che dovete gestire diversamente
la presenza, il tempo e i compiti dei figli. Riguardo alle attività didattiche
posso assicurarvi e rassicurarvi che ciascuna insegnante si sta impegnando in
vari modi per non perdere il contatto con i vostri figli. Tra le mani abbiamo
molte prove di come esse, sotto la guida e il coordinamento della nostra carissima
consulente pedagogico-didattica dottoressa, Adriana Lafranconi, stanno mettendo
in campo risorse umane e strumentali, costruendo una scuola a distanza
significativa e seria nelle sue proposte, anche se non priva di qualche
criticità”.
Suor Giovanna Morstabilini, dirigente scolastico. |
Quindi
un invito alla preghiera e l’indicazione del salmo 91 (90) che recita: “Tu che abiti al riparo dell’Altissimo e
dimori all’ombra dell’Onnipotente, di’ al Signore: Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido. Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, dalla peste
che distrugge. Ti coprirà con le sue penne, sotto le sue ali troverai rifugio.
La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza. Non temerai i terrori della notte né la
freccia che vola di giorno, la peste che vaga nelle tenebre, lo sterminio che
devasta a mezzogiorno… Lo salverò perché a me si è affidato, lo esalterò perché
ha conosciuto il mio nome. Mi invocherà e gli darò risposta, presso di lui sarò
nella sventura, lo salverò…”.
Infine
un caro saluto “a voi e ai vostri figli da parte mia e di tutte le suore”.
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