"Elaboro queste
riflessioni - scrive il commissario di Sondrio - proprio mentre giunge notizia del primo mio concittadino
colichese colpito da Coronavirus"
Marco Masetti (Fratelli d'Italia). |
Sono servite 24 ore per metabolizzare, tanto è grande la cantonata rifilata a noi cittadini. Mercoledì sera, nel momento meno indicato, è andata in scena la più grande rottura tra autorità e popolazione ad opera di un connubio, non inedito, tra politica, poteri forti e rappresentanze sociali.
Dopo
che nelle fabbriche sono trascorse giornate nell’attesa, mentre si levava
la richiesta ancestrale e legittima della prioritaria tutela della salute, il
presidente del Consiglio firma un decreto che salvaguarda il portafoglio.
“Fratelli
d’Italia” chiede al Governo di garantire la sicurezza di chi è costretto a
lavorare dal Governo stesso. Il
presidente Conte si senta travolto da milioni di #stiamoacasa e non si pieghi a pochi e potenti #yeswework.
Il
sindacato, improvvisamente timido, non perda proprio adesso l’innata
vocazione a indire lo sciopero generale del fine settimana, ma sia sentinella a
difesa dei lavoratori.
E’
un momento in cui eseguire deve prevalere su commentare, ma sono certo che
gli italiani non scorderanno chi nella difficoltà li ha tutelati e chi invece
ha avuto altre priorità.
Proprio
mentre elaboro queste riflessioni giunge notizia del primo mio concittadino colichese
colpito da Coronavirus. Un motivo in più per continuare a chiedere, se possibile con
più forza, al Governo di avere coraggio, di stare dalla parte della gente e della
salute e non della finanza.
Il
virus è più democratico di chiunque, non fa distinzione, non è schizzinoso e, a
differenza vostra, entra nelle fabbriche, si sporca le mani e sta vicino alla
gente. Troppo vicino.
Marco Masetti, dirigente Fratelli d’Italia - Commissario
FdI Sondrio
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