Luigi Gasparini |
I
primi sintomi e le prime linee di febbre nella giornata di venerdì 6 marzo e nella
tarda mattinata di martedì 10, in piena emergenza coronavirus, il trasporto in
ambulanza al “Mandic” di Merate. Un’attesa di otto ore poi la visita, gli esami
di routine, la radiografia e poco prima delle 3 il ritorno a casa con la
diagnosi di polmonite batterica.
Le
prime cure, l’antibiotico e un forzato isolamento, ma dall’altroieri l’assenza
di febbre. Luigi Gasparini, che fino al 2007 ha abitato a Mandello per poi
trasferirsi a Brivio, nella Brianza lecchese, dove vive tuttora e dove è
presidente della Cooperativa sociale “Solleva” che opera nel campo della
promozione sociale e culturale e si prefigge di promuovere la solidarietà
attraverso l’organizzazione di iniziative rivolte a persone svantaggiate,
offrendo loro ospitalità e opportunità di lavoro, ha vissuto in prima persona (e sta di fatto
ancora vivendo) l’incubo che in queste settimane sta cambiando
le giornate e gli stili di vita degli italiani, in tutto il Paese e in
particolare in Lombardia, la regione più colpita dal coronavirus.
Ha
avuto anche momenti di sconforto, al punto da postare pochi giorni fa sulla sua
pagina Facebook questo pensiero: “Ecco la mia Quaresima. Per la prima volta
nella mia vita mi trovo davanti anche la possibilità di non farcela e, vi
assicuro, è quanto di peggio possa capitare. Comunque sia, lotterò fiducioso”.
Mercoledì
11, invece, il giorno dopo il suo ricovero di qualche ora in ospedale, aveva
scritto: “State a casa, state a casa, state a casa... Ieri sono stato per 6 ore
nel reparto infettivi. Ho visto cose tremende! Notizie
ufficiali parlano di polmonite batterica e non virale. Pur nello sconforto, ringrazio
il Cielo e tutti gli amici per l’immenso affetto ricevuto”.
Da
quel giorno Gasparini, che nei primi anni Settanta aveva costituito a Lecco
l’associazione “Chitarfisa” che nel 2023 taglierà il traguardo dei primi cinque
decenni di attività, ha ricevuto oltre 400 messaggi di affetto e solidarietà. E
oggi, sempre sul suo profilo Facebook, ha scritto: “Purtroppo non posso pensare
di rispondere a tutti. Servirebbe un immenso dispendio di energie che non ho”.
Poi
un ringraziamento a Gianluca e a Barbara, volontari del servizio ambulanze della
Croce San Nicolò, e ai medici, agli infermieri e agli operatori socio-sanitari del
reparto infettivi dell’ospedale di Merate “per il lavoro encomiabile che
svolgono”.
Molti
messaggi di solidarietà, si è detto. Tra i tanti quello di Laura Luca, alle
spalle una carriera artistica come cantante che nel 1978 la vide salire sul
palco del Festival di Sanremo con il brano Domani
domani e che oggi vive con la famiglia ad Assisi.
Poi
la gradita telefonata di monsignor Luigi Stucchi, vescovo ausiliare di Milano, per
tredici anni direttore del settimanale cattolico lecchese Il Resegone.
Ora
Luigi Gasparini, dallo scorso dicembre coordinatore del Circolo di Airuno e
Brivio del Partito democratico, deve sfidare e vincere la malattia. Ma nei
giorni scorsi l’aveva promesso: “Lotterò fiducioso”. E vuol essere di parola.
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