Il parlamentare lecchese Gian Mario Fragomeli. |
Gian
Mario Fragomeli, deputato lecchese del Pd, riassume così l’esito
dell’interrogazione, come detto da lui presentata alcune settimane fa, in
merito alla vicenda che ha coinvolto il personale non medico del noto istituto.
“Il
testo della risposta - prosegue il parlamentare - sottolinea due aspetti chiave
della vicenda. Da una parte il ministero sostiene giustamente come, sotto il
profilo della correttezza dei rapporti negoziali, la condotta dell’associazione
sia del tutto anomala, anche in confronto all’abituale comportamento delle
altre aziende del settore. Dall’altra i funzionari interessati hanno ben
compreso che questa vicenda non rappresenta unicamente una seppur fondamentale
questione di principio ma che, al contrario, stiamo parlando, nel concreto,
degli stipendi che servono a sostenere quotidianamente intere famiglie”.
“Non
meno importante - aggiunge Fragomeli - la constatazione che i fatti accaduti
sembrano palesare una possibile violazione dei princìpi di proporzionalità e di
sufficienza delle retribuzioni, così come sanciti dall’articolo 36 della
Costituzione, e una non corretta applicazione dei contratti collettivi di
lavoro che, se accertati, significherebbero la perdita, per l’associazione, dei
benefìci normativi e dei contributi economici statali”.
“Da
parte mia - conclude - posso garantire che, nel rispetto delle competenze
Stato-Regione, insieme alla collega Chiara Braga e ai consiglieri regionali
Straniero e Orsenigo, continuerò a monitorare da vicino l’evolversi di una
vicenda che sta coinvolgendo un’eccellenza del nostro territorio che è e rimane
patrimonio di tutti”.
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