Rodolfo Alippi |
Un
messaggio sincero, carico di affetto e dettato dal cuore. L’hanno scritto gli
alpini di Mandello per ricordare Rodolfo Alippi, morto all’età di 82 anni.
Chi
l’ha conosciuto parla di lui come di un brav’uomo, schietto e semplice, che
amava stare tra i giovani al punto da affiancarli nell’organizzazione e nella
preparazione di ogni festa che si svolgeva nella “sua” Crebbio, la frazione di
Abbadia Lariana dove abitava in via della Costituzione.
Il
pensiero va allora inevitabilmente alla festa patronale di Sant’Antonio di ogni
gennaio, ma anche - finché è stata organizzata - all’altrettanto tradizionale
appuntamento con la festa proposta in occasione del Ferragosto. Lui c’era,
sempre in prima linea. Sempre attivo e sempre disponibile.
Poi
il grande attaccamento alla penna nera. Socio del gruppo di Mandello dell’Ana,
ne fu per anni consigliere e alfiere, oltre che referente per gli alpini di
Abbadia.
Per
un ventennio volontario del Soccorso degli alpini intitolato al tenente Gildo
Molteni, assolveva all’incarico di autista, lo stesso da lui svolto per anni
alla “Carcano” di Mandello, dove aveva lavorato.
Rodolfo
Alippi lascia la moglie Augusta Zucchi e i figli Riccardo, Paola e Roberto,
quest’ultimo presidente dell’associazione “Quii de Crebi” e a sua volta impegnato
ogni anno in prima persona nell’organizzazione della festa patronale della
frazione.
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