Il ricercatore mandellese Davide Corti. |
di Claudio Bottagisi
Parlano
anche mandellese la sfida al coronavirus e la scoperta effettuata nei
laboratori della Humabs Biomed SA di Bellinzona, filiale della Vir
Biotechnology, dove - come riferiscono gli organi di stampa elvetici - sono
stati identificati alcuni anticorpi monoclonali umani in grado di riconoscere e
neutralizzare il virus responsabile del Covid-19.
Uno
dei ricercatori è infatti Davide Corti, che da alcuni anni vive e appunto lavora
a Bellinzona dopo avere intrapreso la professione di ricercatore al “San
Raffaele” di Milano.
Corti
è figlio di Graziano e di Rosella Locatelli. Il padre, ora pensionato, ha sempre
lavorato alla Moto Guzzi e la madre, a sua volta in pensione e la cui famiglia
si compone di nove tra fratelli e sorelle, alla “Carcano”.
Sposato
con una collega ricercatrice di origini sarde, Davide Corti ricopre all’interno
della Humabs Biomed SA il ruolo di SVP e direttore della ricerca sugli
anticorpi.
E’
lui stesso a spiegare che “la capacità dell’anticorpo identificato, già
trasferito per la produzione a una ditta cinese e a una americana, di
neutralizzare il virus SARS-CoV-2 è stata confermata in due laboratori
indipendenti”.
“L’anticorpo
- ha detto il ricercatore - si lega a un epitopo su SARS-CoV-2 condiviso con
SARS-CoV. Proprio l’abilità di legare un epitopo così conservato rende questo
anticorpo di estremo interesse”.
La
notizia è stata diffusa dalla stessa azienda elvetica, che ha parlato di “promettenti
risultati” e non ha esitato a manifestare un certo entusiasmo per il fatto di “poter
sviluppare due nostri anticorpi in tempi molto brevi”.
Il
direttore generale Filippo Riva ha spiegato che “il contenimento del Covid-19
sarà possibile soltanto attraverso una combinazione tra prevenzione e cura”. “Nei
nostri laboratori di Bellinzona - ha aggiunto - abbiamo iniziato sin da
gennaio, prima che l’epidemia si diffondesse in Europa, a lavorare per
identificare anticorpi per la cura del Covid-19. Abbiamo identificato un
anticorpo prodotto dalle cellule B di un paziente guarito dalla Sars nel 2003
in grado di cross-reagire con SARS-CoV-2”.
La
Humabs Biomed SA ha fatto altresì sapere che sta lavorando con l’obiettivo di
isolare altri anticorpi, “che potrebbero essere utilizzati - ha chiarito Corti
- per affrontare la pandemia in corso, così come altre possibili epidemie da
coronavirus che potrebbero insorgere in futuro”.
grazie per il vostro incessante impegno.
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