Antonio Peccati, presidente di Confcommercio Lecco. |
Dopo la seconda riunione di
emergenza del tavolo di segreteria del Patto per lo sviluppo istituito dalla
Regione, Confcommercio Lombardia ha presentato le richieste per un immediato
sostegno al sistema economico regionale. Si tratta di richieste che l’associazione
ha rivolto alla Regione, chiedendo che siano inserite nel decreto che il Governo
dovrebbe approvare a breve.
“Il messaggio è chiaro:
serve una risposta immediata e sostanziale alle esigenze di tutto il sistema
economico lombardo, messo a dura prova dalle conseguenze dell’emergenza
sanitaria - sottolinea il presidente di Confcommercio Lecco, Antonio Peccati -
Siamo consapevoli del dramma che stanno vivendo famiglie e imprese della “zona
rossa”, ma è il tessuto del commercio, dei servizi del terziario e del turismo
dell’intera Lombardia che in questo momento ha bisogno di risposte e sostegno
urgenti. Per questo come Confcommercio chiediamo che siano estesi all’intero
territorio regionale i provvedimenti di aiuto alle imprese previste per la zona
rossa”.
In particolare
Confcommercio Lombardia ha chiesto l’istituzione di una zona economica speciale,
prima nella “zona rossa” poi in tutta la regione, per rilanciare le aree
colpite attraverso una semplificazione burocratica e amministrativa e
investimenti con regimi fiscali speciali.
Il presidente Peccati aggiunge:
“Occorre dare una risposta per quanto concerne il sostegno al credito. Servono
misure per assicurare la liquidità alle imprese attraverso agevolazioni per le
linee di credito e una moratoria per la scadenza delle rate su leasing e finanziamenti
bancari. Condivido inoltre la richiesta di Confcommercio Lombardia per la
proroga o l’abbattimento dei versamenti dei tributi locali su tutto il
territorio regionale, garantendo l’uniformità degli interventi”.
Infine l’auspicio di una
forte azione di sostegno a tutto il comparto del turismo. “Ci stiamo
avvicinando ai ponti di Pasqua e alle prenotazioni per l’estate 2020. Se non si
interviene immediatamente rischiamo di vedere un tracollo del settore tra
disdette e mancate prenotazioni: per questo come Confcommercio abbiamo chiesto
che vengano incentivate le vacanze del mercato interno con la possibilità di
portare in detrazione le spese per i viaggi e la ricettività sostenute in
Italia. E’ importante inoltre intervenire per diminuire l’aliquota Iva per il
settore alberghiero, uniformandola al valore più basso applicato al settore a
livello europeo e utilizzare le risorse accumulate grazie alla tassa di
soggiorno per un sostegno diretto al comparto”.
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