(C.Bott.) Un lutto per Sondrio e per la
Valtellina ma più in generale un lutto per la Guzzi e per il mondo del motociclismo.
Alla soglia degli 81 anni (li avrebbe compiuti il prossimo mese di aprile) è
morto Abbondio Sciaresa, per tutti il “Bundi”.
Indimenticato
campione delle “due ruote” nei primi anni Settanta, abitava a Triasso, frazione
del capoluogo valtellinese. Lascia la moglie Cornelia, i figli Patrizia e
Silvio, la sorella Lucilla e il fratello Giuliano.
Una
scomparsa dolorosa e inaspettata, quella di Sciaresa. “Soltanto una decina di
giorni fa - ricorda la moglie - Abbondio ha accusato uno stato di malessere.
Poi è sopraggiunta la febbre, quindi il ricovero all’ospedale di Sondalo. E purtroppo
negli ultimi giorni le sue condizioni erano peggiorate”.
“Aveva
un carattere forte - dice sempre la compagna della sua vita - ma era una
persona riservata, con un grande legame verso la Guzzi e il mondo dei motori e
ora lui mancherà non soltanto a chi gli ha voluto bene ma anche a tutti gli
appassionati”.
Dopo
aver lasciato le gare, la passione del “Bundi” per il motociclismo non era in
effetti mai venuta meno e lo portava a partecipare a vari motoraduni.
Forte
era stato anche il suo legame con Roberto Patrignani, considerato tra l’altro
che il periodo d’oro della sua carriera agonistica era coinciso con gli anni in
cui il giornalista, scrittore e pilota nativo di Firenze ma mandellese d’adozione,
scomparso nel gennaio 2008, era direttore sportivo della Casa dell’Aquila,
oltre che responsabile delle pubbliche relazioni.
In
queste ore il Comitato motoraduno internazionale, che ogni settembre organizza
il grande appuntamento che richiama a Mandello migliaia di appassionati, ha voluto
salutare Abbondio Sciaresa con questo messaggio: “Ciao “Bundi”, ci hai fatto
sognare nei mitici anni Settanta. Insieme a Raimondo Riva, Guido Mandracci e ai
fratelli Brambilla, con le Guzzi V7 Sport eravate temibili in tutti i circuiti dell’Endurance.
Grazie ancora per quella grande vittoria a Monza nel ‘74, assieme a Raimondo.
Eri tranquillo e riservato, ma pestavi dei gran piegoni in pista e quanta “paga”
davi a tutti nelle valli sopra Sondrio. Ciao Abbondio, grande campione della Guzzi”.
E
sulla pagina Facebook del Moto Guzzi world club un appassionato scrive: “Era
tanto che volevo parlargli per farmi raccontare del Bol d’Or. Ne condivido un
ricordo raccontatomi da Bruno Scola. Erano a Le
Mans per il Bol d’Or del 1972. Abbondio era stato portato come pilota di
riserva. In una sessione di prove del venerdì fu tirata fuori una V7 Sport 850
dell’anno prima (quella con il motore con le valvole piccole). Lui scese in
pista e si mise a girare con gli stessi tempi dei piloti titolari. Mandracci si
mise a mugugnare e pretese di farsi dare la sua moto per migliorare il suo
tempo. Entrato in pista, però, non riusciva nemmeno ad avvicinare i tempi di
Sciaresa e tirò talmente il collo a quel povero motore da romperlo. Per Abbondio
fu una bella soddisfazione…”.
Uno dei tanti piloti lombardi che ha tenuto alto il nome della Moto Guzzi nei circuiti europei negli anni 70 R.I.P.
RispondiEliminaCondoglianze alla famiglia e un grazie per aver portato il nome guzzi e dell'Italia in giro per i circuiti del mondo.
RispondiEliminaSono un guzzista friulano permettetemi un saluto al sign. Abbondio ciaomandi RIP.
RispondiEliminaSono un giovane guzzista campano, un saluto al sig Abbondio
RispondiEliminaSono nato in Umbria e, per lavoro,come motociclista
RispondiEliminadella POLSTRADA.potrei scrivere nato a cavallo delle Moto Guzzi..Condoglianze alla Famiglia.R.I.P.Abbondio
Moto Guzzi e Abbondio Sciaresa....chi non se lo ricorda? Mi dispiace tanto...Per anni mi sono chiesto ...ma perche' le Bmw al posto delle Guzzi nei corpi dello stato??
EliminaLeggi europee e accordi europei impongono questo ,difatti usano automobili tedesche ...il resto ti lascio riflettere da solo
EliminaGrazie Abbondio Sciaresa i guzzisti di Bergamo ringraziano NAMASTÈ
RispondiEliminaSono la moglie di Bundj sciaresa, non ho potuto rispondere perché sono ststa ricoverata pure io, ringrazio per le vosttr belle parole. Saluti
EliminaIl rombo cupo della mia 850s dopo le tue cure, la tua stretta d mano, amore, passione, e ferri irripetibili. Ciao Bundi.
RispondiEliminaGrande Bundi che ha cavalcato le Aquile sulla terra, ora volerà nel cielo come un'Aquila! R. I. P.
RispondiEliminaCondoglianze alla famiglia.
Un vero pilota come Bundi non muore mai, continua a correre per sempre , buon viaggio
RispondiEliminaVola alto in cielo con la sua Aquila. Ciao Abbondio
RispondiEliminaIo mi sono avvicinato ora alla guzzi.vespista da sempre ma sempre attratto dalla Guzzi ora ho una v1000 convert e ne sono estasiato rip bundi
RispondiEliminaGrazie Bundi..... arrivederci.
RispondiEliminaNon lo conosco è non lo ho mai visto correre.... ma uno che girava con quelle moto negli anni 70 era uno con un gran pelo sullo stomaco ciao Bundi
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