Ci siamo divertiti a leggere la replica del sindaco Mauro
Manzoni, perché ci siamo immaginati il conciliabolo per stendere quel
documento: che rabbia, che indignazione! “Vergogna!”, esattamente il refrain
che tante volte ha strillato dai banchi dell’opposizione, a ogni questione non
gradita.
Caro sindaco, si calmi e si ricordi che il municipio
non è una chiesa e nemmeno una sagrestia: le prediche, gli ammonimenti e le reprimenda
lasciamole al giusto posto (se ancor lo sia). Qui siamo in Comune, amministrazione
comunale. E lei è un sindaco e non un prete.
Premesso che i consiglieri di minoranza Ferrara (influenza:
è malattia lecita o peccaminosa, caro Manzoni?) e Vitali (reduce da piccolo
intervento: è lecito, Manzoni? O peccaminoso?) erano assenti più che
giustificati e che sono sempre presenti alle sedute di consiglio comunale (quindi
si rimangi l’allusione all’assenteismo, caro sindaco), le ricordiamo che:
1) l’aumento non era obbligatorio e nemmeno nella
proporzione massima
2) non vi era automatismo con la giunta
3) altri comuni analoghi non l’hanno applicato
4) non siamo “moralizzatori” come lei né “invidiosi
sociali”. Chi più lavora, e meglio, perché non è giusto che guadagni di più?
Ovviamente, non parliamo di lei ma della passata Amministrazione Molteni.
5) lei non ha mai criticato e alluso agli stipendi? Ma
non era lei quello che strillava “vergogna!” reclamando la pubblicazione dei
redditi dei consiglieri di maggioranza (ma non i propri, ovvio) seguendo la
moda giacobina e da guardoni di certi benpensanti da salotto? Magari ora che è
in maggioranza l’avrà fatto, con coerenza?
Comunque, caro sindaco Manzoni, fugate ogni dubbio di “magna
magna” e, come suggerito, offrite quei soldi all’asilo. Eviterete una
figuraccia!
Gruppo “Uniti per Varenna”
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