Sergio Gatti, capogruppo consiliare del "Paese di tutti". |
Sergio Gatti ci
sarà anche nella lista che il “Paese di tutti” presenterà alle elezioni che si
terranno presumibilmente la prossima primavera? E, in caso affermativo, con
quali motivazioni?
“Il
nostro gruppo si sta preparando alle prossime elezioni comunali con impegno e
determinazione. Personalmente ho dato la mia disponibilità per una mia
eventuale ricandidatura. Le motivazioni sono sicuramente la passione e la
voglia di mettermi a disposizione della comunità mandellese e in ogni caso non
mancherà il mio sostegno al gruppo di cui, mi piace ricordarlo, sono uno dei
fondatori”.
Quale il
bilancio personale dei suoi 27 anni nella pubblica amministrazione? E quali la
sua più grande soddisfazione e, per contro, il suo maggior rammarico, o
comunque cosa l’ha più delusa di questa lunga esperienza?
“Umanamente
sono stati anni bellissimi nei quali ho potuto confrontarmi con tanti cittadini
e associazioni presenti a Mandello. La mia più grande soddisfazione è stato
vedere Mandello crescere dal punto di vista associazionistico e sportivo,
settori che ho seguito più da vicino durante i miei assessorati. Non sono certo
mancate le difficoltà, che in alcuni casi non hanno trovato soluzioni efficaci.
Rimane poi il rammarico, che fa comunque parte della politica, che in talune
occasioni sia stata messa in dubbio la mia buona fede nell’agire”.
Se dovesse
indicare una sola opera pubblica tra quelle realizzate a Mandello nell’arco degli
ultimi tre decenni, su quale si indirizzerebbe?
“Molte
sono le opere pubbliche a cui sono particolarmente legato, specie negli anni dal
1993 al 2005 quando ho ricoperto la carica di vicesindaco. Dovendo sceglierne
una, citerei sicuramente la ristrutturazione-costruzione del centro sportivo
comunale di Pramagno, opera fondamentale per gli sportivi mandellesi: fu
un’indimenticabile corsa contro il tempo, dalla posa della prima pietra
all’inaugurazione avvenuta in poco più di un anno grazie alla sinergia tra
Comune, Polisportiva e famiglia Buzzi”.
Una foto d'archivio. Elena Bianchi Buzzi posa la prima pietra della nuova palestra di Pramagno. |
Una assoluta
priorità per Mandello, a suo giudizio, da cui non prescindere per il prossimo
mandato amministrativo, qualunque sia l’esito del voto…
“Molte
sono le opere pubbliche importanti in cantiere che stanno prendendo forma:
dalla passeggiata di Olcio allo svincolo della “36”, da piazza Sacro Cuore al
nuovo polo sportivo nella ex area Sapio. Una cosa a cui tengo particolarmente
riguarda l’ambiente in cui viviamo: la cura e il rispetto per il nostro bel
paese, che necessita di una maggiore attenzione verso il bene pubblico. Questo
richiede però un investimento
sull’educazione delle nuove generazioni e il buon esempio da parte di noi
adulti”.
“Il paese di
tutti” si presenterà alle prossime elezioni rinnovato quasi totalmente a causa
della decisione di gran parte dell’attuale “squadra” (e parliamo sia degli
assessori sia dei consiglieri comunali uscenti) di non ricandidarsi. Non trova
che la scelta di impegnarsi per un unico mandato possa essere giudicata non del
tutto positivamente dagli elettori?
“Sappiamo
che l’attività amministrativa, se svolta con impegno e presenza come fatto dai
nostri giovani in questi anni, risulta essere faticosa, lasciando poco spazio
alla vita privata. Per i giovani con impegni lavorativi e familiari in continuo
cambiamento questo grande impegno può portare, dopo alcuni anni, alla scelta
ponderata di non ricandidarsi. Posso però assicurare che tutti i componenti del
“Paese di tutti” continueranno a farne parte, con l’apporto e il coinvolgimento di nuove
persone, in particolar modo di tanti giovani, caratteristica che ha sempre
contraddistinto proprio il nostro gruppo”.
Le chiedo un
voto all’Amministrazione Fasoli che si appresta a concludere il mandato e un
giudizio sul ruolo svolto in quest’ultimo quinquennio dai due gruppi di
opposizione…
“Credo
che il lavoro e l’impegno di questi cinque anni siano evidenti e sotto l’occhio
di tutti. Per quanto riguarda il rapporto con i due gruppi di opposizione c’è
sempre stato rispetto reciproco. In alcuni casi abbiamo collaborato in modo
costruttivo, in altri, avendo ovviamente idee diverse, ho constatato un
eccessivo accanimento politico, ad esempio sull’area Cortesi. Detto questo,
lascio che siano i mandellesi a decidere e, da uomo di sport, dico… vinca il
migliore”.
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