Mauro Manzoni, dal 2016 sindaco di Varenna. |
Come già argomentato in
modo puntuale nell’ultimo consiglio comunale del 31 gennaio (assenti i consiglieri
di minoranza Paolo Ferrara e Luigi Vitali) l’aumento del compenso del sindaco e
degli assessori è stato stabilito dall’ultimo decreto fiscale del Governo,
approvato a fine dicembre dal Parlamento italiano e non dal Comune di Varenna!
La legge, quindi, e non la
mera volontà di una qualsiasi giunta comunale ha previsto che nei Comuni al di
sotto dei 3.000 abitanti a partire dal 1° luglio 2020 scatteranno gli aumenti
delle indennità.
Si precisa subito che
l’attuale sindaco, quando era consigliere di minoranza, non ha mai contestato i
compensi ricevuti dai componenti della precedente giunta e dal sindaco, né
verbalmente né per iscritto.
Quanto alla dichiarazione
del consigliere Ferrara che recita testualmente “non rendendosene nemmeno
conto, in modo penoso hanno addossato la colpa alla precedente Giunta
Molteni se sono stati costretti ad aumentarsi lo stipendio”, la stessa risulta
palesemente falsa, se solo si abbia tempo e voglia riascoltare la registrazione
audio del consiglio comunale.
L’altra palese falsità del
consigliere Ferrara attiene all’esistenza di una delibera di Giunta che al 31
gennaio, come lui asserisce, avrebbe deliberato “lesta lesta” l’aumento di
stipendio. Semplicemente non esiste. Ma tant’è, ci troviamo di fronte a un
altro capitolo dell’attività ermeneutica di interpretazione autentica proferita
dal capogruppo di minoranza. Dovremo rassegnarci.
Tuttavia ci piace fornire
i seguenti elementi, da contrapporre alle solite miserevoli e petulanti
considerazioni del Ferrara.
Dall’inizio del suo
mandato (giugno 2016) il sindaco in carica, Mauro Manzoni, ha percepito un
netto mensile di circa 440 euro, cioè esattamente la metà del suo predecessore,
in quanto lavoratore dipendente.
Basterebbe moltiplicare
detta somma mensile per il numero dei mesi di mandato dell’attuale sindaco (al
quale la legge riconosce circa 440 euro netti, da giugno 2016 a giugno 2020),
per scoprire che il “malloppo” rastrellato ammonta a circa 21.560 euro e che
nei primi quattro anni di mandato c’è stato un risparmio di spesa di pari
importo rispetto a quello precedente.
Valutando poi l’incidenza
dell’attuale aumento sugli undici residui mesi di mandato (da luglio 2020 a maggio
2021), il risparmio complessivo rispetto a quanto percepito dal precedente sindaco
Carlo Molteni sarebbe comunque di circa 17.560 euro. Sai quante torte in meno
da preparare per l’asilo!
Orbene, se al consigliere
Ferrara sembra così elevato l’aumento stabilito dal decreto fiscale per
l’attuale sindaco, perché non ha mai contestato l’indennità mensile del
precedente sindaco, di cui lui stesso era assessore, che percepiva esattamente
il doppio?
A queste obiezioni non ha
potuto rispondere in quanto assente alla seduta, ma - ahimè - ha esposto il suo
collega di minoranza Giacomo Mellera (e di questo ce ne dispiace) a una
figuraccia che soltanto lui avrebbe dovuto fare, in quanto ben consapevole
dell’incontrovertibilità dei dati, anche passati.
Quanto al vicesindaco
Balbi e all’assessore Del Nero si precisa che fino ad oggi non hanno mai
percepito un euro, a differenza degli assessori della precedente
Amministrazione e come il sindaco Manzoni si sono sempre pagati di tasca
propria le spese di viaggio (treni, auto, traghetto) per partecipare agli
impegni istituzionali connessi al loro ruolo e non hanno neanche mai utilizzato
una vettura di servizio del Comune per qualsivoglia spostamento.
Per tornare alla scuola
dell’infanzia, invocata da Ferrara come esempio, a suo dire, di istituzione
trascurata dall’amministrazione comunale, segnalo come non solo si è da tempo
provveduto a incrementare a suo favore il contributo annuale, ma si sono
effettuate azioni concrete a supporto del suo mantenimento, benché non
pubblicizzate sui giornali e sui social media.
Quanto al “magna-magna”,
si vergogni Ferrara dell’espressione usata, lesiva della dignità delle persone
e della politica. Chi si candida a sindaco di un comune sotto i 1.000 abitanti
non lo fa certo per lucrare l’indennità di carica, a meno che non abbia secondi
fini o attività lavorative che possano beneficiare, anche solo indirettamente,
del suo ruolo. E sicuramente nessuno dei componenti dell’attuale giunta rientra
in questa casistica.
Mauro
Manzoni, sindaco di Varenna
Complimenti Mauro per la chiarezza , precisione e tempestività della risposta . In battaglia navale si direbbe "Colpita e affondata" .
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